E’ finito l’incubo di Silvia Romano, la volontaria milanese rapita in Kenya nel corso di un blitz di un gruppo di miliziani nel villaggio di Chakama, nei pressi di Malindi. Ad annunciarlo è un tweet del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte: “Silvia Romano è stata liberata! Ringrazio le donne e gli uomini dei servizi di intelligence esterna. Silvia, ti aspettiamo in Italia”. Il rapimento della giovane cooperante era avvenuto nel novembre 2018 e, da allora, di lei non si era praticamente più saputo nulla di certo, se non attraverso qualche frammentaria notizia rimbalzata dai media africani. Silvia si trovava in Africa per una delle sue missioni umanitarie con la onlus Africa Milele.
Silvia Romano è stata liberata! Ringrazio le donne e gli uomini dei servizi di intelligence esterna. Silvia, ti aspettiamo in Italia!
— Giuseppe Conte (@GiuseppeConteIT) May 9, 2020
La liberazione
Una bella notizia in uno dei periodi più difficili per l’Italia, così come per il resto del mondo. Una gioia palpabile, che si percepisce immediatamente nelle prime parole della giovane, subito dopo il suo rilascio da parte dei rapitori: “Sono stata forte e ho resistito. Sto bene e non vedo l’ora di ritornare in Italia“. La ragazza si trova ora in un luogo sicuro, un compound delle forze internazionali. Pochi dettagli, finora, sono stati rivelati sulla sua liberazione, la quale sarebbe avvenuta la scorsa notte in una zona nei pressi di Mogadiscio. Come fatto sapere da fonti interne, la sua liberazione sarebbe avvenuta grazie a “un lungo e complesso lavoro sul campo” diretto dal generale Luciano Carta, con la collaborazione dei servizi turchi e somali.