Seul, il giallo del funzionario ucciso: Kim si scusa ma la tensione resta

L'uomo, membro del Dipartimento della pesca, era stato colpito dai militari nordcoreani mentre si trovava in mare. Il leader si dice "molto dispiaciuto"

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Un atto di scuse ufficiali è stato fatto arrivare dalla Corea del Nord ai vicini del Sud. Un messaggio che oltrepassa il confine demilitarizzato di Panmunjon ma che, probabilmente, non basterà a smorzare le tensioni. Il messaggio, riporta l’agenzia di stampa sudcoreana Yonhap, è riferito all’uccisione di un funzionario di Seul, morto in circostanze controverse durante un’ispezione su una nave al largo dell’isola di Yeonpyeong, appartenente alla Corea del Sud. Una vicenda non del tutto chiara ma con un esito tragico: l’uomo è stato infatti ucciso a colpi d’arma da fuoco mentre si trovava in acque nordcoreane e, successivamente, cosparso di petrolio e bruciato. Una fine atroce, per la quale il leader di Pyongyang in persona, Kim Jong-un, ha fatto giungere le proprie scuse a Seul, dicendosi “molto dispiaciuto”.

La vicenda

Il destinatario è Moon Jae-in, promotore del dialogo fra Corea del Nord e Stati Uniti, subito a chiedere chiarimenti sulla fine del proprio funzionario. Secondo la versione fornita, l’uomo si sarebbe gettato in acqua indossando un giubbotto di salvataggio assieme a un altro oggetto, andando alla deriva. A quel punto, sarebbe stato individuato dalla nave nordcoreana, che lo avrebbe interrogato appurando, pare, la sua intenzione di disertare. Un episodio che Kim ha comunque stigmatizzato, facendo sapere a Seul che lavorerà affinché circostanze del genere non si verifichino più. “Ci scusiamo – ha scritto – per il dolore provocato al presidente Moon e ai sud-coreani”.

Versioni diverse

A ogni modo, la questione potrebbe lasciare ulteriori scorie nel rapporto tutt’altro che semplice fra le due parti della Penisola di Corea. Pyongyang, infatti, ha parlato di “un uomo non identificato” individuato in acque nordcoreane che, a interrogatorio, non avrebbe risposto in modo ritenuto sincero. In seguito a un suo tentativo di fuga, l’uomo sarebbe stato colpito mortalmente dopo due spari di avvertimento. Una versione che non ha convinto però il Sud, secondo cui il funzionario sarebbe caduto in acqua e andato alla deriva, prima di essere individuato e ucciso. Le scuse ufficiali forse mitigheranno la tensione ma la sensazione è che il precedente possa pesare sulle relazioni future.