“Un fallimento”. È quanto ammesso dal capo dei Servizi segreti americani, Kimberly Cheatle, in riferimento all’attentato subito da Donald Trump a Butler, in Pennsylvania. Il Secrret Service è finito nell’occhio del ciclone sia per non aver impedito all’attentatore di aprire il fuoco, sia per non aver dato il giusto peso alle segnalazioni ricevute da alcune persone presenti al comizio, che avevano notato l’uomo armato posizionarsi con il suo fucile.
Attentato a Trump, i Servizi segreti fanno “mea culpa”
“La missione solenne dei servizi segreti è proteggere i leader della nostra nazione. Il 13 luglio abbiamo fallito”: lo afferma la direttrice dei Secret Service Kimberly Cheatle nella dichiarazioni preparate per l’audizione odierna davanti alla commissione di vigilanza della Camera dopo l’attentato a Donald Trump. Lo riferisce la Cnn. “In qualità di direttore del Secret Service degli Stati Uniti, mi assumo la piena responsabilità per qualsiasi errore nella sicurezza”, prosegue.
Fonte: Ansa