Il Torino è un cantiere, la Fiorentina domina e con Castrovilli firma la prima vittoria di questo campionato. Zero a zero invece al Bentegodi tra Verona e Roma, sotto gli occhi di Dan e Ryan Friedkin.
La prima di Serie A
Riparte così la Serie A, con i primi due anticipi della prima giornata. Al Franchi solo Fiorentina, padrona assoluta del campo. Un successo meritato per i Viola che costruiscono tanto ma trovano sulla loro strada un Sirigu in giornata di grazia, bravo a negare il gol a Kouamé. Zaza spreca un’ottima opportunità in contropiede ma la vittoria gigliata arriva nella parte discendente quando Castrovilli firma il gol vittoria, depositando in rete un cioccolatino di Chiesa.
Organici in crisi
Al Bentegodi, nell’anticipo serale, finisce 0-0 tra Verona e Roma e a sorridere sono solo gli scaligeri. Juric deve fare i conti con una squadra in costruzione, ma il problema è analogo per Fonseca, che aspetta impaziente l’arrivo dei rinforzi. Verona (in panchina Matteo Paro per la squalifica di Juric) con il 3-4-2-1, speculare con quello giallorosso. Benassi è out, Cetin, Tameze dal primo minuto. Di Carmine vince il ballottaggio con Stepinski. Sorprende invece Fonseca, ma qualcosa si era intuito. Dzeko, in attesa della Juve, va in panchina e la sorpresa è l’impiego di Pedro con Pellegrini alle spalle di Mkhitaryan falso nueve. Tra i pali c’è Mirante ed è bocciatura per Pau Lopez.
Ritmo al Bentegodi
La temperatura è gradevole eppure i ritmi sono bassi per tutta la prima frazione. La Roma fa la partita, ma il Verona, incompletezza della rosa a parre, è sempre difficile da affrontare. Juric si accomoda in tribuna stampa e dirige le operazioni. Urla impossibili da non percepire in campo, quasi a voler dare forza ai propri uomini. Roma che fa pa partita ma non sfonda, con gli scaligere che erigono un muro davanti a Silvestri e trovare la giocata non è facile. La Roma sfonda con più facilità a sinistra grazie ad un imperioso Spinazzola, ma non sfonda.
La prima occasione è giallorossa con una conclusione di Karsdorp che corregge l’angolo di Pellegrini. Di Marco salva a porta sguarnita. Spinazzola sfonda con facilità sulla sua fascia ma la Roma non graffia davanti a Silvestri. Mkhitaryan manda fuori da due passi dopo un assist al bacio dell’ex Juve, poi è Pedro a mandare fuori di un nulla da due passi dopo l’ennesima incursione di Spinazzola, il migliore in campo. In mezzo l’occasione del Verona con Tupta che calcia di piatto centrale tra le braccia di Mirante. Meglio la manovra della Roma, ma la palla gira troppo lentamente, di facile lettura per i veronesi che si difendono bene e ripartono sempre di slancio. Ma la vera occasione arriva in pieno recupero, quando Tameze colpisce la traversa con la deviazione provvidenziale di Mirante.
Meglio il Verona
Juric continua a dettare i tempi al Verona che riparte di slancio nella ripresa. Aggressivi fin dalla prima palla, giallorossi in difficoltà nella prima uscita con Faraoni che si dispera dopo aver superato tuttala difesa romanista, Mirante compreso, ma non trova l’angolo con palla che attraversa tutto lo specchio della porta. Di Marco nel finale centra la traversa. Finale all’arma bianca, ma il punteggio non cambia. Bene il Verona, male la Roma.