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Napoli settebellezze, Milan da paura

Gli uomini di Spalletti piegano la Fiorentina e restano a punteggio pieno. I rossoneri battono l'Atalanta a domicilio. Quarta la Roma, tonfo Lazio

La capolista Napoli batte al “Franchi” la Fiorentina e conquista la settima vittoria di fila in questo campionato. Dietro tiene botta il Milan che passa a Bergamo contro l’Atalanta (3-2) e resta a -2. A -4 l’Inter. Quarta la Roma che ha battuto l’Empoli e blindato il quarto posto. Scivola la Lazio a Bologna, punita con un pesante 3-0 dal Bologna, agganciata dallo stesso Bologna e dalla Juventus che sabato si era imposta con Locatelli nel derby di Torino.

Sette volte Napoli

Una partita bellissima al Franchi, in equilibrio per mezz’ora, rotto dal gol viola con Martinez Quarta lancia la Fiorentina. Il Napoli non ci sta, guadagna metri e avanza il baricentro, guadagna un calcio di rigore dopo dieci minuti dal vantaggio viola. Dragowski ipnotizza due volte Insigne, parando rigore e ribattuta, ma nulla può sull’intervento di Lozano che riporta il Napoli in parità. Il Napoli cresce in maniera imperiosa nella ripresa, Osimhen va vicino al sorpasso al tramonto della frazione, ma che arriva puntuale a inizio ripresa con Rrahmani. La partita si apre, con capovolgimenti di fronte senza soluzione di continuità. Succede di tutti, ma il risultato non cambia e consegna agli azzurri di Spalletti il settimo sigillo consecutivo in campionato. Napoli lanciatissimo al comando, senza perdere colpi.

Milan da urlo

Se il Napoli vola, il Milan di Pioli non è certo da meno. E’ un vero e proprio atto di forza quello dei rossoneri che passano a Bergamo e restano agganciati al treno scudetto. Solo meno due dagli azzurri. E’ un Milan schiacciasassi. La sblocca Calabria dopo appena 28 secondi. La Dea prova a scuotersi e sfiora il pari prima con Zapata poi con Malinovskyi. Ancora protagonista il portiere rossonero Maignan che nel finale di tempo salva la porta rossonera in almeno un paio di circostanze. Ma prima dell’intervallo, il colpo che piega le gambe alla Dea, il gol di Tomali che lancia in orbita il Milan. Nella ripresa la chiude Leao con un gran gol all’incrocio. Zapata firma il gol dell’1-3 a due dalla fine e in pieno recupero Pasalic fa 3-2. Troppo tardi per sperare in un ribaltone. Per il Milan il sogno scudetto continua. Riflessione per la Dea che resta nel gruppone alle spalle della Roma con 11 punti, a meno quattro dal quarto posto.

Roma, dimenticato il derby

I giallorossi cancellano il derby, battono per 2-0 l’Empoli e blindano il quarto posto solitario in campionato. Partita complicata, gestita dalla Roma che ha trovato il vantaggio solo alla fine della prima frazione grazie ad un guizzo di Lorenzo Pellegrini che meglio non poteva festeggiare il rinnovo contrattuale con i giallorossi. Il capitano mette il turbo, va a raccogliere l’invito di Mkhitaryan e in corsa gela Vicario. Raddoppio a inizio ripresa, Abraham è lesto ad avventarsi su una palla vacante e scaricare in porta. Sfortunato, ancora una volta, l’inglese, che centra in pieno la traversa con il tocco di Vicario che la toglie dallo specchio. Sulla ribattuta è abile Mkhitaryan ad arrivare primo sul pallone e mettere dentro il 2-0.

Lazio che tonfo

Al Dall’ara non c’è partita. E’ il compleanno del Bologna e la Lazio si unisce al banchetto, facendosi travolgere da un Bologna tonico e spavaldo che con questa vittoria aggancia in classifica la squadra di Sarri. Grande prova della squadra di Mihajlovic che indirizza la sfida in appena tre minuti di gioco. Passa in vantaggio dopo quindici minuti con una magia di Barrow, poi raddoppia con un colpo di testa vincente di Theate, la chiude nella Hickey. Finale amarissimo per Sarri che perde anche Acerbi che guadagna anzitempo la via degli spogliatoi. Infuriato Sarri, si esalta Mihajlovic. Meglio il Bologna non poteva festeggiare il compleanno del club.

Poker Verona

Nelle altre partite della settima giornata, il Verona cala il poker al Bentegodi contro un piccolo Spezia: al banchetto gialloblù partecipano Simeone che la blocca in avvio, poi Faraoni, Caprari e Daniel Bessa. Gran bel Verona che dopo l’arrivo di Tudor ha cambiato decisamente marcia. Emozioni e gol a Marassi e pari pirotecnico tra Samp e Udinese. Friulani due volti avanti, prima con Pereyra poi, con Beto. In mezzo la rincorsa doriana che ha portato prima Larsen poi Quagliarella a rimettere la partita su binari di equilibrio. Nella parte discendente del match il gol di Candreva sembra aver spianato la strada alla Samp, ma a otto dalla fine è arrivato il pari (giusto) di Forestieri.

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