Sequestrati 12 depuratori a Benevento: “Compromessi i corsi d’acqua”

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Maxi sequestro di depuratori “sporchi”. Dall’alba di oggi, 15 maggio, è in corso una vasta operazione che ha portato al sequestro di 12 depuratori a Benevento e in altri comuni della provincia, nell’ambito di un’inchiesta della procura di Benevento. Le indagini hanno documentato la compromissione dei corsi d’acqua dell’area beneventana dovuti agli scarichi dei depuratori di numerosi Comuni del territorio sannita.

Gli indagati

A Benevento i sigilli sono scattati per gli impianti di contrada Ponte delle Tavole e contrada Pontecorvo. Sono 33 gli indagati per inquinamento ambientale, frode nelle pubbliche forniture, truffa, favoreggiamento personale, gestione illecita di rifiuti, scarichi di acque reflue senza autorizzazione, abuso d’ufficio e falso. Nel corso dell’esecuzione del decreto di sequestro emesso dal gip del tribunale sannita, i carabinieri del comando provinciale e del gruppo forestale stanno eseguendo una serie di perquisizioni domiciliari a carico degli indagati. Nel specifico, i carabinieri del Noe di Napoli sono coadiuvati dai Carabinieri del gruppo Forestale di Benevento-Nipaf e dai Carabinieri dell’Arma beneventana.

I precedenti

“Le indagini – scrive il Procuratore capo Aldo Policastro – hanno documentato la compromissione dei corsi d’acqua dell’area beneventana dovuti agli scarichi dei depuratori di numerosi Comuni del territorio sannita ed il conseguente grave inquinamento ambientale”. Non è la prima volta che nel Sannio la lente d’ingrandimento della Procura si focalizza sugli impianti e gli scarichi di depurazione nel territorio sannita. Come si ricorderà, ad aprile di due anni fa i sigilli erano scattati per sei impianti di depurazione. Precedentemente – ricostruisce OttoPagine.it – nel mirino degli inquirenti erano finiti tutti gli scarichi che finivano nei corsi d’acqua senza essere depurati.

Milena Castigli: