“Sempre più bambini con disturbi dello sviluppo e della sensorialità”

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Toccare i bambini con mani esperte permette di lavorare su alcune zone corporee dove i piccoli con disturbi sensoriali possono “manifestare alcuni stati di tensione, o al contrario che siano queste stesse zone a contribuire ad alterare uno stato percettivo“. Si tratta di “una differenza di diagnosi palpatoria osteopatica importantissima perché ci consente di mettere in atto una strategia terapeutica specifica per quel bambino in base al suo disturbo“, spiega a Dire il professor Alessandro Laurenti, osteopata docente dell’Osteopathic College di Trieste e della Scuola di Osteopatia Pediatrica Cerdo, introducendo il Venerdì culturale su “Osteopatia: il corpo nei disturbi sensoriali dell’età evolutiva”, promosso dalla Fondazione Mite in collaborazione con l’Istituto di Ortofonologia (IdO). L’evento è in programma venerdì 10 luglio alle 21 sulla piattaforma Google Meet.

Trattamento

“Vediamo sempre più bambini con disturbi dello sviluppo e della sensorialità, ne sono tantissimi, ed è giusto porre l’attenzione sull’importanza del corpo quale parte integrante del trattamento“, evidenzia Laurenti. Nel corpo si manifesta la sensorialità. “Come sappiamo dalle ultime scoperte delle neuroscienze, la percezione altera il comportamento e la condizione- precisa l’osteopata docente dell’Osteopathic College di Trieste e della Scuola di Osteopatia Pediatrica Cerdo-. Questo meccanismo che lega percezione, azione e cognizione, ovvero l’espressione di un’esperienza che sta vivendo la persona, si manifesta attraverso un movimento del corpo. Essere in grado di discriminare, allora, tra il movimento patologico e il movimento funzionale adattativo a dei disturbi consente che per quel bambino si possa strutturare un diverso percorso terapeutico, che gli offrirà una prospettiva differente di guarigione o di normalizzazione di alcuni suoi aspetti”.

Diagnosi palpatoria

La scienza lo conferma. “Ultimamente sono uscite delle ricerche italiane di cui l’osteopata Andrea Manzotti, che parteciperà alla tavola rotonda, è uno dei più importanti autori. Questi studi dimostrano come la diagnosi palpatoria validata e il trattamento manipolativo osteopatico dolce possono sortire nei bambini effetti di miglioramento globale su tantissime aree. In particolare sull’ossigenazione di alcune aree encefaliche, o ancora sullo stato di beneficio dell’organismo intero nei nati prematuri trattati in terapia intensiva neonatale. Le ricerche dimostrano anche che per questi bambini migliorano sia i giorni di degenza in ospedale che gli outcome”. Ecco che dal Sud arriva la testimonianza di Giuseppe Denaro, chinesiologo e osteopata di Mazara del Vallo, che sulla funzione dell’osteopata chiarisce: “Cerchiamo sempre di far ritrovare la libertà di movimento, di ridonare la funzione liberando il bambino da alcuni blocchi causati da una particolare traumatologia che ha subito e che può essere emotiva o dovuta, ad esempio, da una compressione cranica durante o dopo il parto”. Nello specifico Denaro racconterà al Venerdì culturale Mite-IdO “la sua esperienza clinica, ripercorrendo il caso di due bambini con delle particolarità a livello anatomico-funzionale. Parliamo dell’espressione del movimento e di come una disfunzione osteopatica possa portare a una scarsa mobilità e quindi a una cattiva espressione motoria”.

 

Gianluca Franco: