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Scuola, il summit europeo: “Coalizione fra Stati membri per le misure di ripresa”

Fra gli organizzatori del vertice, partecipato da 53 Paesi, il ministro della Salute Roberto Speranza: "Attuare politiche specifiche per i bambini a rischio"

La deadline del 14 settembre è sempre più alle porte e il tema della ripresa scolastica continua ad alimentare il dibattito dell’opinione pubblica. E anche quello istituzionale, che cerca di definire il rientro in aula degli studenti in assoluta sicurezza, dopo il blocco imposto dalla pandemia. In giornata, è arrivata la dichiarazione congiunta del direttore Regionale per l’Europa dell’Oms, Hans Kluge, e del ministro della Salute, Roberto Speranza, i quali hanno ricordato come il Covid abbia “creato la più grande interruzione dei sistemi educativi nella storia, colpendo quasi 1,6 miliardi di studenti in più di 190 Paesi”.

Scuola, ripresa in sicurezza

Secondo il ministro e il responsabile dell’Oms, la chiusura dei mesi scorsi “è stata vitale” per riuscire a contenere l’emergenza ma, ora, è altrettanto importante che la riapertura degli istituti scolastici avvenga “in modo sicuro“. Una misura cruciale, sia per la sicurezza degli studenti che per scongiurare il rischio di imporre un nuovo stop al sistema educativo. Inoltre, la ripresa delle attività scolastiche, secondo Kluge e Speranza, dev’essere letta nell’ottica di garantire alle situazioni familiari più difficili il sostegno della scuola. Si precisa, infatti, che “dovranno essere attuate politiche specifiche per i bambini a rischio con esigenze di apprendimento o condizioni di salute speciali, nonché per gli educatori con condizioni di salute che li rendono vulnerabili a infezioni più gravi”.

Anche per questo, al termine della riunione alla quale hanno partecipato 53 Paesi, il ministro si è unito al dirigente nell’auspicare una “coalizione tra i nostri Stati membri per informare delle nostre azioni e andare avanti congiuntamente per attuare le migliori misure possibili”.

Didattica a distanza

L’obiettivo del vertice era proprio quello di definire una serie di indicazioni da adottare in modo congiunto sia per ripartire con le lezioni, sia per tutelare gli studenti in caso di problematiche. Come scritto nel documento, a proposito delle lezioni online, “è realistico preparare e pianificare la disponibilità dell’apprendimento online per integrare l’apprendimento nel prossimo anno scolastico”. La didattica a distanza viene definita necessaria “durante le chiusure temporanee” e “può essere necessaria durante la quarantena episodica e può integrare l’apprendimento scolastico in circostanze in cui i bambini alternano la presenza scolastica per rispettare le esigenze di allontanamento fisico nelle aule più piccole”.

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