Accordo chiuso nella maggioranza sul decreto scuola. A quanto si apprende da fonti di governo l’intesa, dopo il vertice di Palazzo Chigi convocato dal premier Giuseppe Conte, è stata trovata: il concorso per i precari ci sarà ma dopo l’estate e non sarà più a crocette ma con una prova scritta. L’accordo raggiunto nella video conferenza presieduta dal premier alla presenza dei capigruppo ricompatta la maggioranza, con il sì del ministro Azzolina, dei Cinque stelle e la soddisfazione di Pd e Leu. Ora l’intesa verrà tradotta in una misura da inserire nel dl scuola. Domani pomeriggio si cominceranno a votare gli emendamenti al dl in commissione a palazzo Madama.
Conte: meritocrazia
“Combattiamo il precariato, garantendo la meritocrazia“. Il premier Giuseppe Conte dopo un’attenta valutazione durata circa 48 ore annuncia in questi termini la sua proposta sul tema dei concorsi. Il premier si é infatti detto d’accordo sull’impossibilità di tenere i concorsi ad agosto – causa pandemia – e ha chiesto anche di modificare lo strumento dei quiz, ribadendo allo stesso tempo la necessità di una prova selettiva: si terrà dopo l’estate e sarà in forma scritta, con consegna di un elaborato, senza quiz a risposta chiusa.
Azzolina: bene intesa, daremo stabilità-merito
“Bene la soluzione sul concorso straordinario per la scuola”. Lo dice la Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina ripresa da Ansa. La ministra si definisce, dunque, “soddisfatta” dell’intesa raggiunta in nottata. “Vogliamo ridurre il precariato, per dare più stabilità alla scuola, e vogliamo farlo attraverso una modalità di assunzione che garantisca il merito. Abbiamo 78 mila insegnanti da assumere nel primo e secondo ciclo fra concorsi ordinari e concorso straordinario. Sono numeri importanti e dobbiamo fare presto”, prosegue. La proposta del Presidente del Consiglio va in questa direzione, confermando il concorso come “percorso di reclutamento per i docenti”, spiega la ministra che sottolinea: “Viene accolta la richiesta di modificare la modalità della prova, eliminando i quiz a crocette che erano stati previsti nel decreto scuola votato a dicembre in Parlamento. Questa prova sarà sostituita con uno scritto, in modo da garantire una selezione ancora più meritocratica”. Continua Azzolina: “Ora occorre lavorare rapidamente, insieme al Parlamento, per tradurre la misura in una norma da introdurre nel decreto scuola, dimostrando che la maggioranza ha a cuore la qualità del sistema di istruzione e, di conseguenza, gli studenti, che ne sono i principali protagonisti. Stiamo rispondendo anche ad una precisa richiesta delle famiglie che vogliono, a ragione, certezze sulla qualità del nostro sistema di istruzione e sul suo futuro. Le scelte che facciamo oggi avranno infatti ripercussioni nei prossimi anni”.