Scuola, ecco come si riparte: “Mascherine obbligatorie dai 6 anni in su”

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Continua a tenere banco il tema scuola. La prossimità del mese di settembre impone un piano strutturato per il ritorno in classe in presenza. Con la promessa di fare presto, affinché le risposte arrivino con margine di tempo sufficiente a disporre aule e lezioni. Per il momento, come ribadito nella riunione del Cts, l’obiettivo resta “garantire quanto prima in tutte le scuole il necessario distanziamento interpersonale”. La priorità, infatti, è “la ripartenza di tutte le scuole il prossimo 14 settembre”. Il Cts ha fatto sapere che “le preoccupazioni dei dirigenti scolastici per eventuali responsabilità non hanno motivo di esistere in base a quanto previsto dalla Legge 40 del 5 giugno 2020”. Anzi, dal Comitato arriva “il ringraziamento per quanto faranno con la consueta passione e professionalità per la ripresa della scuola”. Il Cts, nel frattempo, ha precisato che “dai 6 anni in su mascherina sempre obbligatoria a scuola”,

Scuola, le priorità

Nel frattempo, il commissario Domeinco Arcuri, come riferito in una nota dell’Associazione nazionale presidi, ha fatto sapere che “per definire le priorità di consegna degli arredi, dovranno essere attentamente considerati la curva del contagio e il potenziale impatto della pandemia sui territori, la priorità dell’avvio in presenza della scuola primaria e le differenti date di avvio delle lezioni a seconda delle regioni”. A tal proposito, “il Commissario ha ricordato che il collaudo e il montaggio dei nuovi arredi sarà a cura dei fornitori, mentre lo smaltimento dei vecchi arredi dovrà avvenire quando si è sicuri che gli stessi non siano utili per arredare eventuali spazi incrementali esterni“.

Le richieste

Fra le proposte avanzate dall’Associazione presidi, alcuni criteri di distribuzione: “Abbiamo proposto che i banchi monoposto e le sedute innovative siano consegnati prima alle scuole delle regioni in cui le lezioni iniziano prima delle altre; quindi che si provveda alle scuole in cui è più urgente sostituire i banchi biposto con quelli monoposto in considerazione della disponibilità degli spazi (alcuni spazi, non idonei a garantire il distanziamento fisico con i banchi biposto, possono diventarlo con i banchi monoposto), tenendo presente, come sa bene chi conosce l’edilizia scolastica e la diponibilità di arredi delle scuole del nostro paese, che i banchi biposto sono molto più presenti nelle scuole centro-meridionali (e spesso sono anche vetusti), mentre quelle monoposto sono già nella disponibilità di molte scuole settentrionali“.

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