“Dalle prime valutazioni fatte è emerso che, ad oggi, la scuola non ha avuto impatto sull’aumento dei contagi generali, se non in modo molto residuale”. Così il ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, sull’andamento generale dei contagi da coronavirus all’interno delle scuole italiane. Secondo quanto riferito al termine dell’incontro con il Comitato tecnico scientifico e l’Istituto superiore di Sanità, l’incidenza della ripresa scolastica sull’andamento generale dei contagi da Covid-19. A oggi, gli studenti positivi sono 1492 (una percentuale dello 0,021%), mentre il personale docente contagiato è pari a 349. Tra il personale non docente, invece, sono 116 i casi di positivi.
Casi e percentuali
Al momento, ha detto il ministro Azzolina, “restiamo molto prudenti” anche se “i dati sono positivi e questo ovviamente è confortante per tutti”. I dati indicano che nelle prime due settimane di lezione, ovvero nel periodo compreso fra il 14 e il 26 settembre, il personale docente contagiato è stato in percentuale lo 0,047% del totale (349), mentre per il personale non docente la percentuale si attesta sullo 0,059% (116 casi). Il che significa, secondo Azzolina, che “come rilevato anche dagli esperti, i contagi nelle scuole, in questa fase, sono casi sporadici, e, per lo più, contratti fuori da scuola”.
Azzolina: “Serve più prudenza”
Il ministro dell’Istruzione, ha spiegato inoltre che “il sistema scolastico ha iniziato in sicurezza. E sta tenendo perché si è attrezzato, con grande sacrificio di chi ogni giorno ci lavora o ci studia, e delle famiglie. Ma la convinzione di tutti, anche nella riunione di questo pomeriggio, è che serva molta più prudenza per tutte le fasi e le attività extrascolastiche”.