“Bisogna ripartire dalla scuola, dall’università e dalla ricerca se vogliamo ricostruire il paese su basi nuove, puntando sul futuro dei nostri giovani”. Lo ha detto oggi il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, concludendo la convention dei delegati della Cisl Scuola, Università e ricerca al Teatro Brancaccio a Roma in vista del rinnovo delle Rsu dal 5 al 7 aprile. “Il nostro obiettivo è elevare i salari, stabilizzare il precariato del personale docente e ATA, sbloccare gli investimenti su edilizia scolastica ed innovazione, rilanciare mobilità e autonomia d’istituto, fissando la formazione degli operatori come diritto universale. Questo oggi chiediamo al governo: il rispetto di un impegno solenne preso di fronte a noi ed ai lavoratori. Rispetto che si esprime in un rinnovo contrattuale coerente con questi obiettivi ed in una svolta partecipativa delle relazioni sindacali”, ha sottolineato il numero uno della Cisl.
“Mai come oggi la scelta è tra chi vuole intraprendere una nuova strada di corresponsabilità e chi resta invece ancorato ai modelli conflittuali del passato. Tra un sindacalismo contrattualista, autonomo, partecipativo e chi invece predilige la linea di un antagonismo demagogico e sterile”, ha aggiunto Sbarra. “Siamo al fianco di insegnanti, professori, ricercatori e operatori che si misurano ogni giorno con l’integrazione e la formazione di milioni di ragazzi, operando anche in tante zone a rischio. Sono donne e uomini che si sono rimboccati le maniche in questi anni nonostante plessi malridotti, strutture fatiscenti, strumentazioni inadeguate, sovraffollamento delle classi e i connessi rischi sanitari nei mesi peggiori della pandemia”.
Sbarra ha aggiunto che “solo nel comparto istruzione sono 20.000 le persone che hanno accettato di candidarsi nelle liste Cisl con un indice di copertura delle scuole superiore al 90%. Un incremento notevole rispetto a quattro anni fa, ottenuto nonostante gli ostacoli enormi della pandemia. Eleggere le Rsu significa accendere tanti fari di speranza nei luoghi di lavoro, dove sedimentare la nostra presenza, individuando obiettivi, delineando i percorsi per raggiungerli con realismo e concretezza. È a questo spazio connettivo e costruttivo che la Cisl crede più di ogni altra cosa“.