Salernitana k.o. ma il Cagliari non ne approfitta: sardi in B

Salernitana salvezza

E’ il dramma sportivo dell’isola che pure ha conosciuto momenti straordinariamente belli, a cominciare dallo scudetto del ’70. Stavolta il Cagliari ha fatto nulla per meritarsi una serata di gloria. E scende in B. La Salernitana, bruttissima all’ultimo ballo, ringrazia. E resta in A.

E’ stata una corsa a perdere, con Salernitana e Cagliari che hanno fallito entrambe l’ultimo appuntamento con la salvezza. Che alla fine ha premiato Salerno, nonostante abbia subito un pesantissimo 4-0 in casa dall’Udinese. Ma il Cagliari, cui bastava un gol contro il già retrocesso Venezia, forte peraltro delle notizie provenienti da Salerno, non è riuscito a sfondare.

Incubo Salernitana

Al via, Salernitana con due punti del Cagliari. Vincendo i sardi a Venezia, agli uomini di Nicola serve solo vincere perché un eventuale pari salverebbe i sardi per miglior differenza reti. Questa la situazione al calcio d’inizio. Uno spettacolo immenso all’Arechi, in ventimila a soffiare alle spalle dei granata, per l’ultimo passo verso la salvezza. L’Udinese, giustamente, vuole onorare il campionato, e se la gioca. E pure bene. Sette minuti e bianconeri avanti con Deulofeu che dal limite batte Belec e gela l’Arechi. Gioca in scioltezza la squadra di Cioffi, contratta e nervosa la Salernitana che replica in maniera confusionaria e prevedibile. L’esatto contrario dell’Udinese che gioca sciolta e alla mezz’ora fa 2-0 con Nestorovski che insacca di testa. Salernitana in ginocchio, i granata si guardano spaesati. Provano a riprenderla con due percussioni di Bohinen e Verdi, ma Padelli si oppone con altrettanti interventi miracolosi.

E al tramonto della prima frazione, arriva invece il 3-0 friulano con Udogie che insacca con un destro a giro che muore all’incrocio. Salernitana impaurita e in pieno recupero rischia di prendere il quarto gol, ma Pereyra si fa ipnotizzare da Belec. Passivo pedantissimo, perché adesso al Cagliari basta un gol a Venezia per brindare alla salvezza. Ma al “Penzo” la partita non si blocca, perché il Venezia ribatte colpo su colpo, è fortemente in partita come lo è stata la settimana scorsa contro la Roma. All’intervallo, Salernitana salva nonostante il 3-0 interno, Cagliari in B.

L’Udinese allunga

Di male in peggio a Salerno con l’Udinese che cala il poker con un’azione personale di Pereyra che si riscatta per il rigore sbagliato. Ed è un 4-0 che pesa come un macigno, un crollo inaspettato dopo una rimonta pazzesca che all’inizio delle due partite salvezza, aveva messo la Salernitana in posizione di privilegio. Ma il quarto gol provoca la reazione scomposta della tifoseria della Salernitana. Pereyra va a cercare la telecamera per festeggiare, ma l’esultanza viene presa male dai tifosi granata che lanciano fumogeni in campo. Va a fuoco la coreografia, mentre Orsato ferma il gioco e interrompe la gara in attesa che la situazione torni sotto controllo.

Nicola rimescola le carte, ma c’è veramente poco da fare con l’attenzione rivolta solo alle notizie provenienti da Venezia. Tiene lo 0-0 che tiene in vita Salerno, ma il Cagliari spinge ventre a terra negli ultimi venti minuti alla ricerca del gol che varrebbe la salvezza. Ma il Venezia non molla e si fa vedere con pericolosità dalle parti di Cragno costretto all’angolo sul colpo di testa di Peretz. Agostini gioca la carta Keita Balde e Pereira negli ultini dieci minuti per provare a prendere la salvezza. Che dista solo un gol, ma il Venezia si difende a denti stretti e la partita non si sblocca. Il Cagliari scende in B, la Salernitana può festeggiare la permanenza in A nonostante stasera abbia tradito le attese. Ma la buona sorte, e la mira sbagliata del Cagliari, le ha regalato la salvezza.

Massimo Ciccognani: