Russia, ultima chiamata alle urne

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Foto di Mili K. su Unsplash

Terzo e ultimo giorno delle elezioni presidenziali in Russia. Giornata nella quale, nel Paese, era prevista la manifestazione di dissenso organizzata da Aleksej Navalny, tradotta in un voto contrario rispetto al previsto plebiscito ottenuto dal presidente in carica, Vladimir Putin. Per il momento, non si sarebbero verificati incidenti. Intanto, Mosca segnala un possibile attacco di un drone ucraino su un seggio elettorale.

Russia al voto: ultimo giorno

Lunghe file si stanno formando davanti a diversi seggi elettorali nel centro di Mosca, come ha constatato l’ANSA. Sulla storica via Arbat si era formata una coda di alcune centinaia di persone intorno a mezzogiorno, quando era in programma la protesta indetta da Navalny. La polizia, presente in forze, si limita a sorvegliare la situazione e regolare il flusso degli elettori. Diversi media e social mostrano anche file in altri seggi, fra cui uno a San Pietroburgo.

L’affluenza

L’affluenza nazionale totale nelle elezioni presidenziali in Russia, inclusi i voti elettronici, hanno superato il 61,37% alle 9.45 ora di Mosca (le 7.45 italiane) del terzo e ultimo giorno di voto, secondo i dati comunicarti dalla presidente della Commissione elettorale, Ella Pamfilova, citata dall’agenzia Tass.

Mosca: “Drone su un seggio”

Secondo Mosca, un attacco di drone ucraino ha colpito un seggio elettorale per le presidenziali russe nella parte della regione ucraina di Zaporizhzhia occupata: lo scrive la Tass, citando un politico filorusso locale. L’attacco, scrive l’agenzia russa, è avvenuto nella cittadina di Kamenka-Dneprovskaya, vicino alla linea del fronte, e l’edificio colpito della locale Casa della Cultura, che ospitava il seggio, ha preso fuoco. Non ci sono vittime, ma il Ministero russo per le emergenze afferma che non si è potuto intervenire per spegnere le fiamme perché “gli attacchi nemici continuavano”.

Fonte: Ansa

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