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Rublo in profondo rosso. Borse a picco in tutto il mondo. Il gas balza a +30%

Clamoroso balzo dei prezzi del gas in Europa a causa dell'avvio dell'invasione russa in Ucraina. La borsa di Milano precipita a -3,5%

La Borsa di Mosca crolla di quasi il 30% dopo l’attacco della Russia all’Ucraina. Il listino moscovita, che era stato sospeso a ridosso dell’annuncio, ha ampliato le perdite registrate all’avvio e vede l’indice Moex registrare un calo record del 28,8%. La Borsa di Mosca ha poi nuovamente sospeso le contrattazioni. La Banca centrale russa intanto sta effettuando “interventi sul mercato dei cambi per stabilizzare la situazione” dopo il crollo del rublo. Lo annuncia l’Istituto in una nota.

Crollano tutte le borse europee

Crollano le Borse europee in avvio di contrattazioni dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. A Francoforte il Dax cede il 3,37% a 14.036 punti, a Parigi il Cac 40 arretra del 4,19% a 6.496 punti mentre a Londra il Ftse 100 perde il 2,7% a 7.294 punti.

Borsa: Milano precipita a -3,5% con pioggia vendite

La Borsa di Milano, già pesante in avvio (-1,8%) sugli effetti dell’attacco russo all’Ucraina, peggiora ulteriormente sotto una pioggia di vendite. Il Ftse Mib lascia sul terreno il 3,5% a 25.106 punti. Le flessioni oscillano tra il -5,8% di Buzzi e il 4% di Tim. Saipem perde il 5,2% dopo i conti. Male i bancari con Unicredit che cede il 5,4% e Banco Bpm il 5,23%.

A picco Asia e Usa

Pesante anche il bilancio in Asia con Hong Kong (HANG SENG -3,24%) più penalizzata, Tokyo (NIKKEI 225 -1,81%) che chiude in calo dell’1,8% e Shanghai in flessione del 2%. Sydney ha chiuso in ribasso del 3%. Lo scrive IlSole24Ore.

A picco anche i future di Wall Street, colpiti già nella seduta della vigilia dal sell-off sull’azionario con l’S&P500 entrato in fase di correzione, per la prima volta dal 2020, perdendo oltre il 10% dai massimi toccati a inizio anno e con il Nasdaq Composite, a sua volta in correzione dalla fine di gennaio, che sta perdendo circa il 19% dal record di metà novembre.

Balzo dei prezzi del gas: +30% a 116 euro al megawattora

Clamoroso balzo dei prezzi del gas in Europa a causa dell’avvio dell’invasione russa in Ucraina. Il contratto future marzo sulla piattaforma Ttf è arrivata a salire del 34% a 119 euro al megawattora, per poi tornare a trattare in area 112 euro. L’Europa importa il 41% dei suoi consumi di gas naturale dai gasdotti russi.

Balzo anche dei prezzi dell’energia: il petrolio sale di oltre il 5% e quota oltre 100 dollari al barile a Londra, sui massimi dal 2014, e a 97 dollari al barile a New York.

Crollano i prezzi delle derrate alimentari

Corrono anche i prezzi delle derrate alimentari, con il mais e il frumento in rialzo di oltre il 5%. La fuga degli investitori dal rischio spinge gli asset considerati tradizionalmente dei beni rifugio: l’oro avanza del 2,5% a 1.942 dollari l’oncia mentre i treasury americani guidano il calo dei rendimenti dei titoli di Stato, con un ribasso di 8,2 punti base, all’1,91%. Il rendimento del decennale italiano scende di 4,5 punti base, all’1,89%, mentre lo spread con il bund tedesco è poco mosso, a quota 172.

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