Guerriglia a Roma, si alza il pressing: “Sciogliere i gruppi neofascisti”

Scontri Roma neofascisti

Non è bastato l’assalto alla sede nazionale della Cgil, né quanto accaduto nella notte al pronto soccorso del Policlinico Umberto I, dove una trentina di manifestanti hanno generato il caso, sfondando la porta d’ingresso (4 i feriti nell’ennesima scena di follia). Le scene di guerriglia urbana che, nella giornata di ieri, hanno creato il panico per le strade di Roma, hanno provocato l’arresto di 12 persone (fra cui due dei leader di Forza Nuova e un ex Nar), il ferimento di 38 agenti e l’identificazione di 600 persone. E il day after non è stato meno intenso, con il segretario generale Cgil, Maurizio Landini, che parla di un attacco squadrista alla democrazia, chiamando all’adunata in piazza per sabato prossimo. Una nuova manifestazione, per ribadire i valori costituzionali e condannare la violenza mostrata dai gruppi neofascisti.

Pd e Conte in coro: “Sciogliere Forza Nuova”

Eppure, nonostante l’arresto dei leader e la condanna trasversale di tutto il mondo culturale e politico, il movimento di estrema destra rincara la dose. In un comunicato, gli esponenti di Forza Nuova hanno commentato gli arresti seguiti ai disordini di ieri, affermando che quanto visto a Roma “fa da spartiacque tra vecchio e nuovo“. Ribadendo, inoltre, che il popolo “ha deciso di alzare il livello dello scontro”. Parole che arrivano nello stesso momento in cui da più parti si levano voci contro le organizzazioni di neofascisti. Il pressing, in particolare, si è alzato dal Partito democratico, dal quale numerosi esponenti hanno invocato lo scioglimento di tali movimenti. Un’eventualità palesata dal segretario Enrico Letta e ribadita in giornata dalla capogruppo al Senato, Simona Malpezzi. Proposta che ha incontrato l’approvazione del leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte. “Non possiamo accettare che nel nostro Paese ci siano aggressioni di questo tipo quindi su Forza Nuova è una valutazione che affidiamo alla magistratura, ma anche io ritengo che ci siano le condizioni per lo scioglimento”.

Assalto all’Umberto I

Nel frattempo, arrivano commenti di solidarietà anche nei confronti del personale del pronto soccorso dell’Umberto I. Altro luogo di caos nella follia di sabato. Tra i 4 feriti, anche un’infermiera che avrebbe ricevuto un colpo di bottiglia in testa. “Solidarietà ai medici, infermieri e operatori sanitari del pronto soccorso dell’Umberto I di Roma vittime di un vile attacco avvenuto questa notte”. Così il ministro della Salute, Roberto Speranza. “Un altro atto di squadrismo ai danni di chi tutti i giorni lavora per tutelare la salute delle persone. Piena fiducia nel lavoro della magistratura e delle forze dell’ordine affinché individuino al più presto i responsabili”. A scatenare il panico, l’opposizione di un manifestante ricoverato a sottoporsi al tampone anti-Covid. “E’ un fatto gravissimo quello che è accaduto nella notte al pronto soccorso dell’Umberto I – ha spiegato l’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato -. Non è tollerabile che vengano aggrediti degli operatori sanitari. Bisogna fermare il clima d’odio, questa escalation di violenza”.

Fnomceo: “Clima intollerabile”

Condanna anche dal presidente Fnomceo, Filippo Anelli, intervenuto all’Ansa. “Sta montando un clima che non può essere accettato in nessuna maniera, un attacco alla democrazia e anche a coloro come i medici che garantiscono il diritto alla salute. Ci sentiamo sotto attacco perché siamo coloro che credono nei vaccini come strumento che nel tempo ha evitato milioni di morti e oggi pensano sia lo strumento per uscire dalla pandemia”.

Damiano Mattana: