Il sogno della Roma è durato una manciata di minuti, quindici per l’esattezza, il tempo necessario allo Slavia Praga di firmare il vantaggio con Doudera contro il Servette e capire che non sarebbe stata serata di sogni. La Roma chiude il girone di Europa League al secondo posto. Stasera, in un Olimpico ancora una volta sold out, ha battuto lo Sheriff Tiraspol per 3-0, ma non è bastato. Per ritrovare il primo posto, dopo la sconfitta di Praga e il pari di Ginevra contro il Servette, servivano una serie di situazioni. La Roma sarebbe arrivata prima se avesse vinto e lo Slavia perso, oppure, in casa di pari dello Slavia, avrebbe dovuto vincere contro i moldavi con cinque gol di scarto.
Roma, tutto facile
C’è stato poco tempo per sognare. Illuminata subito dal gol di Lukaku, ma a stretto giro gelata dal gol dei cechi che di fatto ha smontato ogni possibile ambizione. Dunque, 2-0 all’Olimpico, con il gol iniziale di Lukaku che ha sfruttato il centro al bacio di Zalewski dalla sinistra e il belga l’ha messa dentro sotto misura senza problemi. Poi, il raddoppio, grazie al colpo di testa di Belotti, tornato titolare per necessità, complice l’infortunio di Dybala. Nel finale il terzo gol di Pisilli.
Lo Slavia dilaga
Da Praga notizie poco rassicuranti, perché dopo il vantaggio di Doudera, lo Slavia ha maramaldeggiato, andando a segno con Schranz, e una doppietta di Chytil che hanno firmato il 4-0 all’intervallo. Fine delle trasmissioni. La Roma, in un girone obiettivamente non proibitivo, si è complicata la vita andando a perdere con due gol di scarto a Praga senza presentarsi in campo e poi il pari col Servette che comunque avrebbe cambiato poco. Bastava perdere di misura a Praga e vincere a Ginevra per conservare il primo posto. Niente di tutto questo, con l’ira di Mourinho, mortificato dopo l’incolore prova di Praga che di fatto ha indirizzato la qualificazione. Dunque, Slavia primo, promosso agli ottavi, Roma seconda sulla strada del pericoloso playoff con una delle terze discese dalla Champions. Qualificata agli ottavi invece l’Atalanta, indipendentemente dal risultato di stasera in casa del Rakow.
I rischi del sorteggio
Lunedì a Nyon, andranno in scena i sorteggi per quanto concerne i playoff (saranno sorteggiati anche gli ottavi di Champions). Otto le squadre scese dalla Champions League: Galatasaray, Lens, Braga, Benfica, Feyenoord, Milan, Young Boys e Shakhtar. Non si possono affrontare le squadre scese dalla Champions e della stessa nazionalità, quindi niente derby italiano con il Milan (non ci sarà neppure agli ottavi, ma sorteggio libero sarà dai quarti). L’eliminazione di Manchester United e Siviglia, fa tirare un sospiro di sollievo, ma è innegabile che per la Roma, così come per il Milan, i rischi ci sono. Da evitare Galatasaray e Lens, ma occhio anche al Feyenoord che la Roma ha già incontrato nelle due stagioni e che non è avversario facile. Non lo è neppure lo Shakhtar che pure in Champions ha fatto bene, finendo di poco alle spalle di Barcellona e Porto. Più gestibili gli svizzeri dello Young Boys , da giocare contro Benfica, Sporting Braga. Lunedì sapremo tutto. Di certo la Roma, si è complicata la vita, costretta ad un doppio turno che avrebbe potuto tranquillamente evitare.
Conference, Fiorentina qualificata
L’ha ripresa con i denti, con coraggio e la voglia di portare a casa il risultato. Alla Groupama Arena di Budapest, la Fiorentina ha pareggiato per 1-1 contro gli ungheresi del Ferencvaros. Sotto di un gol firmato da Zachariassen, la Viola ha visto le streghe ma nella ripresa si è riorganizzata e ha dominato la sfida fino a trovare a quindici dalla fine, il meritato pareggio con Ranieri che vale l’accesso alla fase ad eliminazione diretta.