Si sarebbero uditi spari in aria in città alla partenza degli ultimi aerei statunitensi che hanno lasciato l’Afghanistan, dopo quasi vent’anni. Periodo di tempo nella quale, ha detto il generale americano Kenneth McKenzie, la “missione ha assicurato alla giustizia Osama Bin Laden”. “Il nostro Paese ha conquistato la completa indipendenza“, ha dichiarato il portavoce dei talebani Zabihullah Mujahid. Intanto in serata il Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite ha approvato una risoluzione che prevede un “passaggio sicuro” per chi intende lasciare il Paese dopo il ritiro degli USA e chiede ai talebani di consentire l’ingresso alle organizzazioni non governative, mentre non è stata accolta la proposta del presidente francese Emmanuel Macron di creare una zona sicura a Kabul sotto il controllo dell’Onu.
Il ritiro
E’ stato il Pentagono ad annunciare che sono partiti gli ultimi velivoli americani. Il generale McKenzie, capo del comando centrale Usa, ha dichiarato: “Il ritiro di stasera significa sia la fine dell’evacuazione del materiale militare che la fine di quasi 20 anni di missione iniziata in Afghanistan poco dopo l’11 settembre”. “E’ una missione che ha assicurato alla giustizia Osama Bin Laden insieme a molti co-cospiratori di Al-Qaida”, ha detto ancora. “Il costo è stato 2.461 militari e civili americani uccisi ed oltre 20 mila feriti – ha aggiunto il generale – inclusi sfortunatamente i 13 marines uccisi la scorsa settimana da un attentatore suicida“.
I talebani
“Stasera alla mezzanotte in punto gli ultimi soldati americani hanno lasciato l’aeroporto di Kabul. Il nostro Paese ha conquistato la completa indipendenza”, così il portavoce dei talebani Mujahid. Nella capitale, alla notizia, sarebbero stati uditi colpi sparati in aria e urla.
La risoluzione Onu
Con 13 voti a favore e due astenuti, Cina e Russia, nessuna opposizione, il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, riunito in sessione straordinaria, riporta Adnkronos, ha approvato una risoluzione in cui si chiede ai talebani di garantire agli afghani che intendono lasciare il Paese un passaggio sicuro e la riapertura dello scalo di Kabul, oltre che l’Afghanistan non si trasformi in un rifugio per i terroristi. Inoltre, si chiede il rispetto dei diritti umani e di lasciare entrare le ong che portano aiuti ai civili. La safe zone proposta dal capo di Stato francese invece non è stata accolta.