Dopo una notte di tensioni è ripreso lo sgombero della “Giungla” di Calais, la più grande tendopoli della Francia. Il tribunale ha dato il via libera allo smantellamento dell’area sud del campo, dove risiedono migliaia di richiedenti asilo che attendono nella città portuale sulla Manica un passaggio di fortuna verso l’Inghilterra. Un portavoce del comune ha detto che gruppi di migranti si sono raccolti ai bordi dei campo durante la notte, ma non ci sono stati episodi di violenza.
Ieri sera circa 150 migranti hanno lanciato pietre contro i veicoli diretti al porto e la polizia ha risposto con i lacrimogeni. I migranti e i militanti “No Borders” britannici hanno lanciato pietre sulla polizia e dato fuoco ad alcune baracche. Poco prima della 20 le forze dell’ordine hanno ripreso il controllo della strada per il porto, costellata di detriti. Tre attivisti e un migrante sono stati arrestati.
Il governo di Francois Hollande ha assicurato che a tutti i migranti che saranno mandati via dalla “Jungle” di Calais, verrà proposta un’alternativa tra container riscaldati e centri di accoglienza, ma le Organizzazioni non governative, considerano insufficienti i posti letto messi a disposizione non siano sufficienti. Secondo le ong, sarebbero oltre 3.400 tra rifugiati e richiedenti asilo che dovranno lasciare la parte sud della tendopoli, mentre la prefettura parla di un migliaio di persone.