Rimini: focolaio in Geriatria, 14 positivi tra pazienti e operatori sanitari

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Un focolaio di coronavirus è stato scoperto nel reparto di Geriatria dell’ospedale Infermi di Rimini dove otto pazienti (due uomini e sei donne) e sei operatori sanitari (quattro infermieri) risultano contagiati. Lo riportano i quotidiani locali e Ansa. L’Asl ha comunicato che mercoledì, a seguito di esami precauzionali eseguiti su pazienti in dimissione e diretti verso strutture residenziali, è emersa la positività proprio di una persona che stava per essere ricondotta ad una residenza per anziani (Rsa). La direzione sanitaria ha provveduto a porre i pazienti in isolamento.

Oms

“La metà delle vittime del Covid-19 si trovava nelle case di cura e nelle strutture di degenza a lungo termine“. Lo ha denunciato ieri l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). “Lontano dai parenti – ha detto ieri il direttore dell’Oms per l’Europa, Hans Kluge – gli ospiti delle case di riposo spesso non hanno avuto la possibilità di essere curati. Per loro nelle terapie intensive non c’era posto”. “Ci sono state anche molte negligenze – ha denunciato Hans Kluge – La pandemia ha messo sotto i riflettori gli angoli più ignorati della nostra società. In Europa le case di cura sono state spesso trascurate, ma non dovrebbe essere così”.”È una tragedia umana inimmaginabile”, ha concluso Kluge.

Decessi nelle Rsa in Italia

In Italia, stando ai dati della stima divulgata nei giorni scorsi dall’Istituto superiore di sanità (Iss) ripresi da La Stampa, tra il 1 febbraio e il 14 aprile ci sono stati 6.773 decessi all’interno delle ormai tristemente famose Rsa. Nel 40,2% dei casi le morti sono avvenute per Covid-19 o per sintomi tipici anche senza una diagnosi precisa.

Oasi Troina, 83 negativizzati

Una buona notizia arriva da Oasi Troina, la struttura dell’ennese di alta specializzazione e ricerca che cura e assiste disabili mentali gravi. Si sono infatti negativizzati 50 ospiti e 33 operatori dell’Irccs Oasi Maria Santissima, circa la metà dei contagiati da Covid-19. E’ l’esito del secondo tampone eseguito alle persone all’interno della struttura. I pazienti contagiati erano 97 e gli operatori 70. La Direzione sanitaria dell’Istituto “attende con fiducia l’esito dell’ulteriore tampone negativo” che sarà effettuato nei prossimi giorni.

Tamponi

Nella ‘Fase 2’ i pediatri della Fimp, la Federazione italiana dei medici pediatri, chiedono la possibilità di prescrivere direttamente i tamponi per la diagnosi di Covid-19. A fare quest’appello è Paolo Biasci, il presidente Fimp, alla vigilia del congresso nazionale sindacale, che si terrà via web nel prossimo fine settimana. “Domani inizia la Settimana mondiale dell’immunizzazione – ricorda Biasci – e lo stesso Istituto superiore di sanità sottolinea l’importanza di rispettare il calendario delle vaccinazioni anche e soprattutto durante l’epidemia”. Per il presidente Fimp, “in una visione prospettica, sarà fondamentale, per affrontare una seconda ondata di Covid-19, la linea che sceglieremo sulla prossima influenza stagionale. I numeri dei necessari approvvigionamenti di dosi per tale campagna vaccinale si scrivono adesso. Chiediamo che la vaccinazione sia estesa all’età pediatrica, vero serbatoio infettivo ogni anno, ed in particolare per la fascia di età dei bambini sani 6 mesi – 6 anni”. “Avere ampia disponibilità di tamponi, poterli prescrivere direttamente per la diagnosi di Covid-19” serve per “ripartire con una nuova normalità”.

Milena Castigli: