Si terrà il 16 maggio lo sciopero dei magistrati contro la riforma del Csm. Lo ha deciso la giunta dell’Anm. La decisione è stata presa “in attuazione della mozione approvata dall’Assemblea nazionale straordinaria del 30 aprile scorso”. Si tratterà di un’ “astensione totale dei magistrati dalle loro funzioni, salvi i limiti derivanti dal codice di Autoregolamentazione”. Spiega in una nota la segreteria generale dell’Anm.
Il via libera all’astensione
Le toghe avevano dato il via libera all’astensione con 1081 voti a favore, 169 contrari e 13 astenuti, dopo un dibattito di otto ore al quale hanno partecipato come ospiti anche parlamentari esperti del ramo giustizia.
Le dichiarazione del presidente Anm nel suo intervento
“Abbiamo assistito all’accentuazione delle criticità della riforma” e “siamo qui per trovare forme di protesta che siano anche attraverso atti che manifestino all’esterno le ragioni delle nostre obiezioni alla riforma che sarà inutile e credo anche dannosa”, ha sottolineato Giuseppe Santalucia, presidente dell’Anm, nel suo intervento all’assemblea in “convocazione straordinaria” e che ha contato sulla partecipazione al voto di oltre 1423 magistrati.