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Il rientro in Italia del piccolo Eitan

Il volo sui cui viaggiava l'unico superstite della tragedia del Mottarone è atterrato all'aeroporto di Orio al Serio, con lui la zia Aya, sua tutrice legale

È atterrato alle 22 allo scalo di Orio al Serio il volo Ryanair che ha riportato in Italia il piccolo Eitan, 6 anni, unico sopravvissuto all’incidente della funivia del Mottarone del 23 maggio scorso sul lago Maggiore. Il volo era partito poco dopo le 19, ora locale, dall’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv. Con Eitan hanno viaggiato la zia Aya Biran Nirko, suo marito Or e le loro due figlie. Con un volo Tel Aviv-Bergamo, Eitan fa così rientro in quella che, dopo l’incidente, è diventata la sua nuova casa italiana in provincia di Pavia. nella villetta di Travacò Siccomario, di fianco a quella dove viveva con mamma e papà ci saranno i nonni paterni.

Il rientro

Il bambino di sei anni, che nell’incidente del 23 maggio scorso ha perso i genitori e il fratellino, si è ritrovato in mezzo a una controversia tra le famiglie da parte di padre e madre, fino alla recente decisione della Corte Suprema di Tel Aviv e al rientro in Italia. In vista del suo arrivo, i legali di zia Aya, gli avvocati Grazia Cesaro e Cristina Pagni, hanno lanciato un appello scritto ai mass media affinché spengano i riflettori sulla vicenda: “Eitanora ha bisogno di serenità e tranquillità, insieme alla sua famiglia, per affrontare un percorso di recupero delicato”.

La vicenda giudiziaria

La controversia tra i parenti materni e quelli paterni è stata risolta alcuni giorni fa in Israele da giudice Alex Stein, che ha confermato le due decisioni delle scorse settimane di primo e secondo grado. Il giudice ha stabilito che “il luogo normale di vita” del bambino ” è in Italia dove ha trascorso quasi tutta la sua esistenza”.  Quindi, Stein ha riconosciuto, accogliendo l’istanza della zia, la sottrazione illegittima del minore da parte del nonno materno Shmuel Peleg. Quest’ultimo è è destinatario di un mandato d’arresto internazionale per le accuse di sequestro di persona, sottrazione e trattenimento di minore all’estero e appropriazione indebita del passaporto del nipotino, mentre a Cipro è stato arrestato, e rilasciato dietro cauzione, il presunto complice di Peleg.

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