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Riad respinge l’evacuazione di Gaza

L'Arabia Saudita si oppone categoricamente allo spostamento della popolazione civile palestinese. Biden: "La risoluzione della crisi umanitaria è una priorità"

Riad rifiuta “categoricamente” qualsiasi spostamento della popolazione palestinese. Biden inserisce la risoluzione della crisi umanitaria tra le priorità. Intanto Israele posticipa di 6 ore l’evacuazione dell’ospedale Al Awda.

Riad e l’evacuazione di Gaza

L’Arabia Saudita ha annunciato oggi che respinge “categoricamente” qualsiasi spostamento della popolazione di Gaza, condannando il bombardamento dei “civili indifesi”. Riad “dichiara il suo categorico rifiuto alle richieste di sfollamento forzato della popolazione palestinese da Gaza e condanna il continuo bombardamento dei civili indifesi” in questo territorio, ha affermato in un comunicato il ministero degli Esteri saudita.

Biden: “Risposta alla crisi umanitaria una priorità”

Joe Biden ha assicurato oggi che “è anche una priorità (per lui) rispondere urgentemente alla crisi umanitaria a Gaza“, nel settimo giorno di guerra tra Israele e Hamas. “I miei team nella regione stanno lavorando, in comunicazione con i governi di Israele, Egitto, Giordania, altre nazioni arabe e le Nazioni Unite, per aumentare il sostegno umanitario”, ha detto il presidente americano in viaggio a Filadelfia. “Non possiamo perdere di vista il fatto che la stragrande maggioranza dei palestinesi non ha nulla a che fare con Hamas”, ha ammonito.

Posticipata di 6 ore l’evacuazione dell’Al Awda

“Le forze israeliane hanno ora rinviato la richiesta di evacuazione dell’ospedale Al Awda nella Striscia di Gaza fino alle 6 del mattino”, le ore 5 italiane. “L’evacuazione dei pazienti resta complicata”. Lo scrive Medici Senza Frontiere in un aggiornamento su X.

A Gaza, secondo fonti ministeriali palestinesi, si è arrivati ad almeno 1.900 vittime, cifra che include 614 bambini. Anche in Cisgiordania ci sono stati 11 morti negli scontri con l’esercito israeliano durante la Giornata di rabbia proclamata da Hamas per il primo venerdì dell’operazione ‘Inondazione di Al Aqsa’. Sono 46 in totale i palestinesi uccisi nei Territori dall’inizio delle ostilità. Il fronte nord con il Libano – dove si teme il peggio – è stato un susseguirsi di razzi da parte di Hezbollah e risposte dell’artiglieria israeliana.

Un cameraman libanese della Reuters è stato ucciso in un attacco israeliano e altri cinque reporter sono stati feriti. In Israele sono arrivati inviati dall’Europa e dagli Usa, compreso il ministro degli Esteri Antonio Tajani. Tutti hanno espresso solidarietà ad Israele e condannato Hamas. “Peggio dell’Isis”, ha detto il segretario americano alla Difesa Lloyd Austin. “Il più atroce attacco agli ebrei dall’Olocausto’, ha insistito la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen.

Fonte: Ansa

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