Le Regioni incontrano i ministri Bianchi e Speranza

Logo Interris - Ansia da Covid e speranza nel futuro, i sentimenti dei giovani studenti che tornano a scuola

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Si è svolta questa mattina – secondo quanto si apprende da fonti qualificate – una riunione chiesta dalle Regioni con i ministri della Pubblica Istruzione Patrizio Bianchi e della Salute Roberto Speranza, alla quale partecipa il governatore del Friuli-Venezia Giulia e presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga. Al centro le misure di contrasto al Covid in vista della riapertura delle scuole.

Le proposte

Le Regioni hanno proposto durante l’incontro con il Governo nuove norme sulle quarantene degli studenti. Visto l’avvio della campagna vaccinale nella fascia d’età 5-11 anni, si è chiesto di prevedere anche per le scuole elementari e la prima media – così come già succede per quelle successive – che, nel caso di due studenti risultati positivi in una classe, solo l’autosorveglianza di cinque giorni per i ragazzi vaccinati e la quarantena di 10 giorni con didattica a distanza (quest’ultimo caso laddove previsto) e test al termine dell’isolamento per i non vaccinati. Nelle scuole dell’infanzia resterebbe la quarantena di dieci giorni per tutti con tampone con un solo caso positivo. La proposta avrebbe trovato diversi punti di condivisione da parte del Governo

Bianchi (Istruzione): “Didattica in presenza”

Prioritario tutelare la scuola in presenza, sarebbe questa la posizione ribadita, a quanto si apprende, dal ministro dell’Istruzione nel corso della riunione che si è svolta con gli assessori regionali alla Salute. “Per il governo è fondamentale tutelare la didattica in presenza“, avrebbe detto Bianchi nel corso del suo intervento.

Speranza (Salute): “Ridurre area non vaccinati”

“E’ prioritario ridurre l’area dei non vaccinati e allargare ancora quella dei vaccinati per non sovraccaricare gli ospedali”, avrebbe detto il ministro della Salute nel corso della riunione. Speranza avrebbe inoltre sottolineato la necessità di considerare “molto seriamente sia l’estensione dell’obbligo a tutti che l’estensione del green pass ‘rafforzato’ al mondo del lavoro“.

Lorenzo Cipolla: