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Referendum, affluenza all’11,4%. In 9 milioni per le Comunali

Almeno 50 seggi aperti in ritardo nel capoluogo siciliano per la mancanza di presidenti. Oggi si vota in 978 Comuni, 4 dei quali capoluoghi di Regione

I sentori della vigilia hanno trovato conferme, almeno finora. L’affluenza per il referendum sulla riforma della Giustizia è ferma al 6,8%, dato delle ore 12. Alle 19, la percentuale è salita di poco: 11,4%. Calcolato peraltro per eccesso. A tirare il gruppo dei votanti è la Liguria, dove si è per ora registrata l’affluenza più alta (10%), seguita da Friuli-Venezia Giulia e Veneto, ferme al 9%. Il dato più basso arriva dal Molise, dove ha votato appena il 4,1% degli aventi diritto. Le urne resteranno aperte fino alle 23 ma il raggiungimento del quorum appare quantomeno improbabile. Alle comunali, l’affluenza complessiva è del 17,64%.

Giornata di voto

Eppure l’obiettivo era proprio quello del quorum. Il referendum da cinque schede chiama i cittadini fino alle 23 per dirimere i quesiti sulla Giustizia. Nella stessa giornata in cui 9 milioni di italiani dovranno rinnovare le proprie amministrazioni comunali. In tutto 978, con 4 capoluoghi di Regione (Catanzaro, Palermo, Genova e L’Aquila) e 22 capoluoghi di Provincia (quattro dei quali, Barletta, Taranto, Messina e Viterbo, commissariati).

Referendum, il caso Palermo

Una giornata iniziata col piede sbagliato a Palermo, dove gli elettori si sono trovati costretti a tornare a casa per la mancanza di ben 50 presidenti di seggio. Immediata la reazione della Lega, che ha invitato il Quirinale ad allungare l’orario di voto, mentre gli assenti avrebbero ricevuto una denuncia dal Comune. Come spiegato all’Ansa dal segretario generale del Comune di Palermo, Antonio Le Donne, “circa 50 seggi non hanno aperto all’orario stabilito”. Precisando comunque che sono in arrivo le nuove nomine. Secondo gli ultimi aggiornamenti, il numero dei presidenti mancanti sarebbe sceso a 40 già dopo poche ore, fino a risolvere completamente il problema. Il Viminale, secondo quanto riferito dal presidente della Regione, Nello Musumeci, avrebbe avallato la richiesta di allungare il voto fino alla giornata di lunedì.

Referendum e Comunali, l’ora degli scrutini

Una defaillance che inaugura in modo approssimativo la giornata di consultazione popolare sui temi della Giustizia che, per trovare la validità necessaria, dovrà raggiungere il quorum del 50% degli elettori. Altro scivolone anche a Milano, dove il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, ha il rotto il silenzio elettorale dopo il voto: “Gli arresti dei candidati a Palermo? La giustizia è politicizzata”. Lo scrutinio del referendum inizierà già oggi, mentre domani, dopo le ore 14, verranno spogliate le schede relative alle elezioni. Se dunque ci sarà da attendere per i risultati delle comunali, un indizio sull’esito della consultazione popolare si avrà già stasera.

In aggiornamento

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