Green Pass obbligatorio, la Svizzera dice sì: i risultati del referendum

Svizzera referendum Green Pass

La Svizzera ha detto sì al Green Pass. Quello elvetico, è stato il primo Paese al mondo ad aver richiesto una consultazione popolare sull’introduzione della certificazione verde, ottenendo un risultato significativo. Oltre il 60% dei cittadini, infatti, si è espresso a favore della modifica della cosiddetta “legge Covid”, entrata in vigore nel marzo scorso. Il risultato della consultazione istituisce di fatto la base legale per la certificazione obbligatoria, attraverso le stesse regole che hanno riguardato il Green Pass nel nostro Paese. La concessione, infatti, avverrà tramite vaccinazione, guarigione dal Covid o per esito di un tampone negativo effettuato nelle 48 ore precedenti.

La richiesta del referendum

Si tratta della seconda consultazione referendaria relativa all’applicazione di normative anti-Covid in Svizzera. Lo scorso giugno, infatti, i cittadini erano stati chiamati a esprimersi proprio sulla Legge Covid, approvando con il medesimo risultato (60%) l‘introduzione di un pacchetto di misure restrittive per la limitazione dei contagi. Il referendum sul Green Pass era stato richiesto da un’associazione di protesta, contraria allo strumento e all’introduzione delle restrizioni. Richiesta sostenuta anche dall’Unione democratica di centro, partito di estrema destra. L’iniziativa è stata accolta, costituendo di fatto un unicum, finora, nel panorama europeo.

Svizzera, tensione referendaria

La marcia verso il referendum, a ogni modo, è stata accompagnata da momenti di tensione sociale. Numerose le mobilitazioni lanciate sui social, con manifestazioni indette in tutto il Paese da parte dei contrari alle restrizioni anti-Covid. A Berna, a scopo precauzionale, durante la consultazione è stata transennata l’area attorno al Palazzo federale, dove hanno sede sia il governo che il Parlamento. Finora, la Svizzera aveva limitato l’inasprimento delle misure precauzionali, anche se il Paese non era stato risparmiato dall’aumento dei contagi. L’aggiornamento dei dati, così come la progressione della nuova variante Omicron, ha però spinto il governo ad accelerare con le disposizioni restrittive, al fine di arginare la diffusione del virus.

Damiano Mattana: