“Dobbiamo continuare a lavorare speditamente nel programma Next Generation Eu: tutti gli Stati devono agire con lealtà”. Torna ad appellarsi alla coesione europea il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, intervenuto al Senato in vista del prossimo Consiglio europeo. Un appuntamento fondamentale per testare la solidità dell’Europa, che passa dai piani di Recovery fund e che, soprattutto, servirà a capire se la direzione presa è quella volta all’interesse di tutti. Specie in una fase di risalita dei contagi. “L’Europa è chiamata a essere unita, determinata nella recrudescenza del Covid. E’ obbligo morale per non dimenticare le vittime e offrire un futuro alle prossime generazioni”. E Conte si uniforma alla proposta della presidenza tedesca per evitare rinvii: “E’ un’occasione per riportare l’Italia sul sentiero di sviluppo equo e inclusivo. Auspico che il clima di leale collaborazione di tutti i gruppi che si è registrata nei mesi scorsi possa registrarsi anche in vista del voto”.
Conte e la sfida (europea) della sostenibilità
Per quanto riguarda la sfida della sostenibilità, l’Italia ha l’ambizione “di essere in prima linea su una sfida globale come il cambiamento climatico” e “confidiamo che la discussione sia ambiziosa: la pandemia ha aperto nuovi scenari”. E questo riguarda anche la tematica ambientale. E’ per questo “essenziale per una ricostruzione che poggi su nuove fondamenta”. Anche in questo senso si inserisce Next Generation Eu, vero test non solo per la tenuta europea ma anche per valutare progetti e programmi di sviluppo. Una sfida che riguarda da vicino il Vecchio continente. Ancora una volta, un monito di responsabilità per tutto il consesso europeo: “Valuterò con la massima attenzione la proposta della relazione volta a garantire ai soggetti attuatori incentivi per l’avanzamento dei progetti, nonché penalità per chi non rispetterà il cronomprogramma stabilito“.