Una serie di attacchi aerei israeliani notturni sulla Striscia di Gaza ha colpito “tende che alloggiavano gli sfollati” e un edificio residenziale nel quartiere Sheikh Radwan di Gaza City, facendo almeno 16 vittime e numerosi feriti, secondo quanto scrive l’agenzia palestinese Wafa. Un raid israeliano ha colpito il sud del Libano provocando la morte di almeno 9 persone, secondo quanto afferma il ministero della Sanità libanese. L’Idf rivendica bombardamenti contro un deposito di armi e strutture militari di Hezbollah a ridosso del confine tra i due Paesi.
Sud del Libano
Il ministero della Salute libanese ha dichiarato che nell’attacco aereo israeliano di sabato nel Libano meridionale sono stati uccisi 10 siriani, aggiornando il precedente bilancio di 9 morti: un raid che secondo l’esercito israeliano ha colpito i depositi di armi di Hezbollah sostenuto dall’Iran. Il bilancio dell’attacco nell’area di Nabatieh è uno dei più alti nel Libano meridionale da quando Hezbollah e le forze israeliane hanno iniziato a scambiarsi colpi di arma da fuoco quasi quotidianamente al confine dopo l’inizio della guerra nella Striscia di Gaza a ottobre.Da parte sua le forze armate israeliane (Idf) hanno rivendicato “un bombardamento durante la notte a un deposito di armi di Hezbollah” nel settore di Nabatieh, oltre che “contro strutture militari” del Partito di Dio sciita filoiraniano nelle regioni di Hanin e Maroun El Ras, a ridosso della frontiera israelo-libanese.
Colpita una famiglia
Il numero di persone della stessa famiglia morte in un attacco israeliano a Gaza è stato ora stimato a 18 dall’Associated Press, ripresa dal Guardian. L’attacco aereo a Gaza nelle prime ore di oggi ha colpito una casa e un magazzino adiacente che ospitava sfollati all’ingresso della città di Zawaida, secondo l’Al-Aqsa Martyrs Hospital di Deir al-Balah, dove sono state portate le vittime. Un reporter dell’Associated Press all’ospedale ha contato i morti mentre venivano trasportati. Tra le vittime c’era un grossista identificato come Sami Jawad al-Ejlah (o Ajilah), che si era coordinato con l’esercito israeliano per portare carne e pesce a Gaza. Tra le vittime c’erano anche le sue due mogli, 11 dei loro figli di età compresa tra 2 e 22 anni, la nonna dei bambini e altri tre parenti, secondo un elenco delle vittime fornito dall’ospedale. “Era un uomo pacifico”, ha detto Abu Ahmed, un vicino che è stato leggermente ferito nell’attacco.
Fonte Ansa