Un veicolo delle Nazioni Unite è stato colpito nell’ambito di una sparatoria a Rafah. A riferirlo, inizialmente, erano stati i media locali. Successivamente, un portavoce del Palazzo di Vetro ha confermato l’accaduto: una persona sarebbe stata uccisa, mentre un’altra ferita gravemente. Dura la condanna dell’Onu.
Veicolo colpito a Rafah: conferma l’Onu
L’Onu ha confermato all’ANSA l’attacco ad un veicolo delle Nazioni Unite vicino al valico di Rafah e che una persona è stata uccisa. Il segretario generale Antonio Guterres, ha spiegato il portavoce del Palazzo di Vetro Farhan Haq, “condanna questo attacco, come tutti gli attacchi contro il personale delle Nazioni Unite”.
“O noi, Israele, o loro, i mostri di Hamas”. Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu nella cerimonia principale per il Giorno dei caduti (Yom HaZikaron) sul Monte Herzl a Gerusalemme. La guerra a Gaza – ha aggiunto – “è una scelta tra la libertà e la prosperità contro la disperazione, l’assassinio, la violenza, lo stupro”. “Siamo determinati – ha proseguito – a vincere questa battaglia. La nostra Guerra d’indipendenza non è ancora finita. Continua in questi giorni”.
Hamas: “Sistema sanitario a Gaza rischia il collasso”
Intanto il governo di Hamas denuncia: ‘ Il sistema sanitario a Gaza è “a poche ore dal collasso” per mancanza di carburante. Per i raid israeliani a Gaza i morti sono oramai più di 35mila, secondo i dati diffusi dal ministero della sanità di Hamas. E il segretario di Stato Usa Antony Blinken ha denunciato che a cadere negli attacchi dell’Idf nella Striscia sono stati “più civili che terroristi”. Intanto l’Egitto e la Libia hanno annunciato che affiancheranno il Sudafrica nell’accusa di “genocidio” dei palestinesi presentata all’Aja contro Israele.
La sparatoria
Report palestinesi hanno riferito di un veicolo dell’Onu è stato colpito da una sparatoria vicino il valico di Rafah a sud di Gaza. Lo ha riportato Haaretz. Un’indagine preliminare dell’Idf, citata da Haaretz, ha rivelato che una persona è stata uccisa e un’altra gravemente ferita durante una sparatoria contro un veicolo dell’Onu vicino il valico di Rafah. L’Idf, ha aggiunto Haaretz, sta accertando le circostanze del fatto e non è chiaro se a sparare siano stati i soldati israeliani.
Preoccupazione per Rafah
Il Cairo, sempre più preoccupato dalle mosse israeliane al confine di Rafah, ha motivato la scelta “alla luce del peggioramento della gravità e della portata degli attacchi contro i civili palestinesi”. Israele, ha spiegato Blinken in un’intervista alla Cbs – ricordando il suo Rapporto presentato nei giorni scorsi al Congresso Usa -, ha “la conoscenza e gli strumenti per ridurre i danni ai civili nelle sue operazioni militari”. Tuttavia – ha sottolineato – “i risultati sul terreno, incluso l’elevato numero di vittime civili, sollevano sostanziali dubbi sul fatto che l’Idf li abbia usati in modo efficace in tutti i casi”.
Fonte: Ansa