“Il sacrificio di mia figlia non deve essere vano, bisogna fermare la violenza sul web”. A parlare, durante i funeraliĀ della figlia, ĆØ la mamma di Tiziana Cantone, la 31enne che si ĆØ suicidata dopo la diffusione in rete di suo video a luci rosse. Le esequie si sono svolte nella chiesa di San Giacomo di Casalnuovo, nel Napoletano, in un clima di commozione generale e rabbia.
“Era un cuore buono ed ĆØĀ stata tradita dal male”, ha ricordatoĀ il parroco don Giuseppe Ravo durante l’omelia. La madre di Tiziana, Teresa Giglio, all’arrivo della baraĀ bianca si ĆØ sentita male dopo aver lanciato un urlo straziante. La donna ĆØĀ stata poi soccorsa da alcuni familiari e fatta distendere a terra. “Me l’hanno uccisa, me l’hanno uccisa, me l’hanno uccisa” ha poi ripetuto piĆ¹ volte davanti al feretro.Ā “Non meritava di morire per la cattiveria della gente” ha continuato a dire durante il rito funebre. “Ho come l’impressione che Tiziana abbia pagato con la vita la ricerca della veritĆ e della giustizia” ha aggiunto don Giuseppe.Ā L’hanno crocefissa, l’hanno crocefissa come GesĆ¹ Cristo”, dicevanoĀ inveceĀ alcuni familiari ai cronisti rimasti fuori dalla chiesa.
Durante la funzione la chiesa era blindatissima. I reporter e le troupe televisive sono state allontanate per assicurare riservatezza e rispetto alla famiglia. Alcuni giornalisti sono perĆ² riusciti a parlare con i presenti. Alla messa hanno partecipato anche alcuni rappresentanti delle istituzioni. Tra questi il sindaco del paeseĀ Luigi Sarnataro, l’assessora alle Pari opportunitĆ del Comune di Napoli, Daniela Villani (che ha definito Tiziana “vittima di una cultura sessista che incide tragicamente sulla vita delle donne”), l’omologa regionale, Chiara Marciani, e il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli.
Va avanti, intanto l’indagine della procura. Quattro persone risultanoĀ iscritte nel registro delle notizie di reato da piĆ¹ di un anno. Da quando cioĆØ Tiziana ha presentato una querela contro chi aveva messo online il suo video, mandato ingenuamente via WhatsApp. I delittiĀ sui quali si sta indagando sono quelli di diffamazione aggravata e istigazione al suicidio.