Il presidente Vladimir Putin ha firmato un decreto che introduce la legge marziale nelle quattro regioni ucraine annesse alla Russia con quello che è stato definito un referendum farsa: quelle di Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson. Lo riporta la Tass.
L’intervento di Putin al Consiglio di sicurezza
Intervenendo al Consiglio di sicurezza russo, il presidente Putin ha emesso un decreto che limita i movimenti dentro e fuori a otto regioni confinanti con l’Ucraina. Le misure verranno applicate alle regioni meridionali di Krasnodar, Belgorod, Bryansk, Voronezh, Kursk e Rostov e ai territori di Crimea e Sebastopoli, che la Russia ha annesso nel 2014, riporta il Guardian.
Per Putin Kiev rifiuta qualsiasi proposta di dialogo
Putin, inoltre, nel corso del suo intervento ha dichiarato che Kiev sta rifiutando qualsiasi proposta di dialogo, così “gli attacchi continuano, i civili stanno morendo“. “Le leggi costituzionali sull’ammissione delle quattro nuove regioni alla Federazione Russa – ha affermato – sono entrate in vigore. Come è noto, il regime di Kiev si è rifiutato di riconoscere la volontà e la scelta del popolo e rifiuta qualsiasi proposta di dialogo. Piuttosto, gli attacchi continuano. I civili stanno morendo”, ha dichiarato Putin.
Le evacuazioni nella regione di Kherson
Le autorità filorusse della regione di Kherson hanno in programma di evacuare circa 50.000-60.000 persone sulla riva sinistra del fiume Dnepr entro una settimana. Lo ha dichiarato il governatore ad interim Volodymyr Saldo in onda su Solovyov Live, come riporta Ria Novosti.