Fine delle tensioni tra Russia e Turchia. A soli 9 mesi dall’abbattimento di un jet russo da parte degli F-16 turchi – un episodio che scatenò una dura reazione di Mosca e che portò al boicottaggio dell’economia turca – torna la pace tra la Russia e la Turchia.
I due Paesi condividono una posizione comune sulla lotta al terrorismo: è questa la posizione emersa dall’incontro di oggi tra il presidente russo Vladimir Putin ed Erdogan, un colloquio che lo stesso statista russo ha definito “costruttivo e importante” per le relazioni bilaterali delle due nazioni.
Durante la conferenza stampa tenutasi a termine dell’incontro, i due leader hanno annunciato di voler ripristinare la “normalità delle relazioni” tra i due Paesi, in un clima che è stato definito “molto positivo” e disteso dagli addetti ai lavori.
“Sono stato uno dei primi a telefonarle per esprimere il mio sostegno dopo il tentativo di colpo di Stato. Lo voglio ribadire: è una posizione di principio, noi siamo contrari a ogni stravolgimento illegale dell’ordine costituzionale – ha affermato Putin a inizio colloquio, continuando -. Spero che sotto la sua guida la Turchia risolva i problemi attuali”. Dal canto suo il leader turco sembra avere apprezzato molto il sostegno di Putin in quelle ore così confuse e ha affermato: “la sua telefonata dopo il golpe mi ha aiutato molto psicologicamente”.
“La sua visita – ha aggiunto il presidente russo rivolgendosi a Erdogan – avviene nonostante la difficile situazione politica in Turchia e dimostra che tutti noi vogliamo riprendere il dialogo e normalizzare le relazioni nell’interesse dei popoli turco e russo”.
“Oggi – ha sottolineato Putin – avremo l’opportunità di parlare a fondo dei nostri rapporti bilaterali, inclusa la ripresa dei nostri rapporti commerciali ed economici, e la cooperazione nella lotta al terrorismo”. Le intenzioni della Russia sono chiare: rimuovere gradualmente le sanzioni nei confronti della Turchia e riprendere normali e distesi rapporti diplomatici. Per quanto riguarda le posizioni opposte sulla Siria, i due leader, al termine dell’incontro, hanno dichiarato che è possibile “sanarle”.