Putin, altra frecciata all’Occidente: “Sta perdendo l’egemonia”

Il presidente russo, al Forum economico internazionale di San Pietroburgo, mette in dubbio il ruolo dei Paesi occidentali

Vladimir Putin
VLADIMIR VLADIMIROVIČ PUTIN PRESIDENTE RUSSIA - Credit © Aleksey Maishev - Ria Novosti

Il presidente russo, Vladimir Putin, torna a scagliarsi contro l’Occidente. Dopo aver a più riprese accusato i Paesi partner dell’Ucraina di star trascinando il mondo verso una guerra mondiale, il leader del Cremlino ne ha messo in dubbio il ruolo di leadership economica al Forum internazionale di San Pietroburgo. Secondo Putin, infatti, l’Occidente starebbe perdendo la sua egemonia mentre la Russia sarebbe pronta ad aumentare l’utilizzo di monete nazionali per incrementare gli scambi.

Putin contro l’Occidente

Il mondo occidentale “vuole mantenere un ruolo egemone, che gli sta sfuggendo”. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin in apertura del suo discorso alla sessione plenaria del Forum economico internazionale di San Pietroburgo.

L’apparato militare russo ha bisogno di un rapido rinnovamento tecnologico. Così Putin parlando al Forum economico internazionale di San Pietroburgo. Lo riferiscono le agenzie russe. Con i suoi partner stranieri la Russia aumenterà l’utilizzo di monete nazionali per gli scambi commerciali. Lo ha detto il presidente russo, aggiungendo che i Paesi Brics stanno lavorando alla creazione di un sistema di pagamenti indipendente che non sia sottoposto a pressioni politiche e sanzioni esterne.

Le previsioni

Il presidente russo sostiene che la quota delle esportazioni di prodotti russi diversi dagli idrocarburi aumenterà di due terzi entro il 2030. “Le forniture di prodotti finiti ad alta tecnologia sono aumentate”, ha detto al Forum stando a quanto riporta la Tass. “Sosterremo attivamente tali prodotti diversi dal petrolio e dal gas, le esportazioni non energetiche, ed entro il 2030 il loro volume dovrebbe aumentare almeno di due terzi rispetto al 2023”, ha affermato ancora Putin.

A partire dal 2021 l’utilizzo del rublo nelle transazioni internazionali della Russia è fortemente aumentato, arrivando a quasi il 40%, mentre l’uso di valute “tossiche” dei Paesi ostili si è dimezzato, ha sostenuto il presidente.

Fonte: Ansa