Proteste contro il Dpcm, bombe carta e molotov a Milano

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Petardi, molotov, vetrine infrante. Milano come Torino, Roma e Napoli. Una serata di proteste intense contro il nuovo Dpcm, di scontri fra dimostranti e Forze dell’ordine. Nel mirino dei manifestanti finisce la sede della Regione Lombardia, in Via Melchiorre Gioia. Nel frattempo, a corso Buenos Aires, si diramava il corteo non autorizzato, con cassonetti rovesciati e le transenne del Giro d’Italia lanciate sulle scale della metropolitana. Il rischio paventato dal Viminale di disordini pubblici si è concretizzato praticamente in tutta Italia, con picchi assoluti di tensione raggiunti proprio nelle città del Nord. Le cariche dei manifestanti sono state contenute dalle Forze dell’Ordine, che hanno fermato due persone nella zona della Stazione Centrale. Dispersi gli altri manifestanti nell’area di corso Buenos Aires, mentre un poliziotto è rimasto ferito, in modo non grave.

Tensione a Trieste

Situazione difficile anche a Trieste, dove un corteo composto dai titolari di bar, ristoranti, piscine e di tutte le altre attività colpite dalle misure anti-Covid sono scesi in piazza. Un migliaio di persone almeno, radunatesi in Piazza Unità per poi proseguire in direzione della Prefettura. Scene speculari a quelle viste a Milano e Torino. A Trieste, un gruppo di un centinaio di persone che si è staccato dal corteo principale lanciando fumogeni, nonostante fosse già avvenuto un incontro fra gli organizzatori della manifestazione e le autorità. Tensione alta ma nessun ferito né particolari danni provocati dai disordini nel capoluogo giuliano.

Damiano Mattana: