Proteste in Bangladesh, oltre 500 arresti e 163 morti

Il capo dell'esercito fa il punto sulle proteste contro la legge sul pubblico impiego: in arresto anche numerosi leader dell'opposizione

Bangladesh
Foto di Niloy Biswas su Unsplash

Un primo bilancio, con la situazione apparentemente tornata “sotto controllo”, delle proteste contro la legge sul pubblico impiego che hanno letteralmente sconvolto il Bangladesh. Secondo quanto riferito dal capo dell’esercito, oltre 500 persone sono state tratte in arresto, mentre quasi più di 160 sono stati i morti. Nei giorni scorsi, per placare il dissenso, il governo aveva rivisto parzialmente i termini del testo di legge.

Bangladesh, 500 arresti per le proteste

Più di 500 persone, tra cui alcuni leader dell’opposizione, sono state arrestate finora nella capitale del Bangladesh, Dacca, nel corso di giorni di scontri scatenati dalle proteste contro la controversa legge sull’assunzione dei dipendenti pubblici. Lo ha reso noto oggi la polizia, mentre è salito a 163 il bilancio delle vittime. Il capo dell’esercito afferma che la situazione adesso “è sotto controllo” e che “almeno 532 persone sono state arrestate per le violenze”.

In arresto leader dell’opposizione

Tra gli arrestati ci sono anche “alcuni leader del Bnp”, ha aggiunto riferendosi all’opposizione, il Partito Nazionale del Bangladesh. “Stiamo sospendendo le proteste per 48 ore“, ha detto Nahid Islam, il leader di Studenti Contro la Discriminazione, principale organizzatore delle proteste. “Chiediamo che durante questo periodo il governo ritiri il coprifuoco, ripristini Internet e smetta di prendere di mira gli studenti manifestanti”, ha aggiunto.

Fonte: Ansa