Si è conclusa la prima udienza della Corte internazionale di Giustizia dell’Aja, istituita sull’accusa di genocidio intentata dal Sudafrica nei confronti di Israele. Tel Aviv ha ricevuto il sostegno degli Stati Uniti, secondo i quali tale accusa sarebbe infondata. E Israele stesso ha replicato parlando di “ipocrisia” e attribuendo al Sudafrica il ruolo di “braccio giuridico di Hamas”.
Processo a Israele
Le accuse di genocidio a Israele sono “senza merito” e “non ci sono le basi” per muoverle. Lo afferma John Kirby, il portavoce del consiglio della sicurezza nazionale della Casa Bianca.
Il Sudafrica è “il braccio giuridico dell’organizzazione terroristica Hamas“. Lo ha denunciato Lior Hayat, portavoce del ministero degli Esteri israeliano, secondo cui oggi all’Aja “si è stati testimoni di uno dei più grandi spettacoli di ipocrisia nella storia, costruito su una serie di affermazioni false ed infondate”. Il Sudafrica, ha spiegato, “ha distorto del tutto la realtà a Gaza dopo il massacro del 7 ottobre e ha completamente ignorato il fatto che i terroristi di Hamas si sono infiltrati in Israele uccidendo, massacrando, violentando e rapendo cittadini israeliani solo perché tali, nel tentativo di compiere un genocidio”.
Bombe a Rafah
Nove persone sono state uccise in un bombardamento israeliano contro una casa a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Lo ha dichiarato la Mezzaluna Rossa palestinese, citata da Al Arabiya.
Fonte: Ansa