Dopo la morte di Raisi, la popolazione dell’Iran è stata chiamata alle urne per eleggere un nuovo presidente. Le votazioni si sono svolte nella giornata del 28 giugno e, questa mattina, il portavoce del comitato elettorale, citato dall’Irna, ha fatto sapere che secondo le sue previsioni nessun candidato otterrà il 50% dei voti e che molto probabilmente sarà necessario andare al ballottaggio il 5 luglio.
Gli ultimi risultati dello spoglio dei voti delle elezioni presidenziali tenute ieri in Iran vedono in testa il riformista Massoud Pezeshkian e il fondamentalista Saeed Jalili, rispettivamente con 5.354.000 e 4.875.269 voti: lo ha reso noto questa mattina il portavoce del Comando elettorale statale, Mohsen Eslami, citato dall’Irna.
Secondo l’agenzia di stampa Tasnim, vicina alle Guardie Rivoluzionarie, finora il 40% degli aventi diritto al voto ha partecipato alle elezioni, con Pezeshkian che ha ottenuto il 42,6% e Jalili il 38,8% dei voti. Gli altri due candidati in corsa, Mohammad Baqer Qalibaf e e Mostafa Pourmohammadi, hanno ottenuto rispettivamente 1.620.628 e 95.172 voti.
L’agenzia Tasnim ha aggiunto che nessuno dei candidati otterrà il 50%, il che porterà molto probabilmente a un ballottaggio venerdì 5 luglio tra Pezeshkian e Jalili. I dati ufficiali sono attesi oggi dal Ministero degli Interni.
Fonte Ansa
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