Nel giro di poche settimane, il Covid-19 ha cambiato le vite di miliardi di persone in tutto il pianeta. Non poteva dunque essere incentrata su un tema diverso la tele-conferenza ‘The State of the Union’ , che oggi radunerà esperti da tutto il mondo per discutere cosa cambierà durante e dopo il passaggio del nuovo coronavirus. Previsti interventi, tra gli altri, di Conte, Lagarde e Von Der Leyen.
Piano De Gasperi
A fronte della crisi generata dal coronavirus “dovremmo essere all’altezza dei nostri padri fondatori e guardare al di là dei nostri interessi a breve termine”. Lo ha detto il presidente del Consiglio europeo Charles Michel a The State of the Union. “Abbiamo le risorse – ha aggiunto – abbiamo un potenziale di resilienza e di solidarietà”. “Come Alcide De Gasperi e i padri fondatori avevano tratto la loro forza trasformatrice dalle prove della guerra, esprimo il desiderio e il mio impegno che la nostra generazione saprà lavorare per la realizzazione di un’Europa che manterrà tutto il meglio che ha raggiunto”, ha chiosato Michel. Citando parole pronunciate dallo stesso De Gasperi in un discorso del 1951, Michel ha sottolineato che un’Europa che “unirà le forze e spegnerà i rancori” si avvicinerà a ciò che nelle ultime settimane è apparso essenziale e ancora più fragile di quanto avessimo mai immaginato: una società di dignità e gentilezza. È così che la nostra Unione emergerà dalla prova attuale più forte, più solidale e più unita che mai”.
Le parole del Ministro degli Esteri
L’Europa è di fronte “alla più grave crisi economica della sua storia, la risposta che daremo ne definirà il futuro. Le prime risposte sono andate nella giusta direzione ma ora è urgente definire ulteriori misure, serve un salto di qualità che non può che essere un grande piano per la ricostruzione”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. “L’Italia ha chiesto dimostrazione reale di solidarietà da parte dell’Unione europea”, ha sottolineato Di Maio. “Alcuni Paesi hanno chiuso le frontiere con l’Italia e abbiamo ricevuto aiuti prima da paesi extra Ue che da Paesi Ue”, ha aggiunto. “Poi – ha proseguito – ci sono state le scuse avanzate dalla presidente Ursula Von Der Leyen e l’impegno a cambiare rotta ed è stato messo a punto un ventaglio di strumenti”.
L’intervento di Dario Nardella
“Abbiamo bisogno di un coinvolgimento più strutturale delle città nel processo decisionale delle politiche europee”. Lo ha affermato Dario Nardella, sindaco di Firenze, nel suo videomessaggio di saluto alla conferenza “The State of the Union” organizzata dall’Istituto Universitario Europeo di Fiesole. “I sindaci – ha aggiunto – sono vicini ai cittadini, e specialmente in questi tempi difficili dobbiamo avvicinare l’Europa ai cittadini, per combattere il populismo”. Firenze, ha sottolineato il sindaco, “vuole essere una delle città dove si svolge il dibattito sul futuro dell’Europa. La prossima apertura della Scuola di governance transnazionale dell’Istituto sarà un ulteriore passo in quella direzione. Le istituzioni accademiche, così come la società civile fiorentina, sono desiderose di contribuire alla sua attività”.