A quasi tre anni dalla tragedia in cui persero la vita 43 persone, per 59 degli indagati nell’inchiesta della Procura di Genova sul crollo del Ponte Morandi sono state inviate le richieste di rinvio a giudizio. Tra di loro anche l’ex amministratore delegato di Atlantia Giovanni Castellucci. Tra le accuse contestate ci sarebbero crollo doloso, attentato alla sicurezza dei trasporti per alcuni di loro anche la colpa cosciente. L’udienza preliminare attesa per settembre.
Gli indagati
Sono stati necessari anche due incidenti probatori, nel corso dell’inchiesta sul crollo del viadotto coordinata dal procuratore aggiunto Paolo D’Ovidio e dai pubblici ministeri Walter Cotugno e Massimo Terrile. Gli inquirenti hanno chiesto il rinvio a giudizio, tra gli altri, per l’ex ad di Atlantia Giovanni Castellucci, l’ex ad di Spea Antonino Galatà, e poi i manager Paolo Berti e Michele Donferri Mitelli, scrive LaPresse. Altri dieci indagati, Roberto Acerbis, Vittorio Barbieri, Galliano Di Marco, Giovanni Dionisi, Carlo Guagni, Giorgio Peroni, Luigi Pierbon, Alessandro Pirzio Biroli, Giorgio Ruffini e Alessandro Severoni, hanno visto stralciata la propri posizione, scrive Agi, mentre tre, Luigi Forti, Celso Gambero e Graziano Baldini sono deceduti nel corso delle indagini.
Le accuse contestate
Riporta sempre Agi che agli indagati sono conteste, a vario titolo, le accuse di omicidio colposo plurimo, crollo doloso, omicidio stradale, falso e attentato alla sicurezza dei trasporti, rimozione dolosa dei dispositivi di sicurezza sul lavoro. Per alcuni indagati viene contesta anche la colpa cosciente.
L’auspicio di Toti
“La giornata di oggi segna un ulteriore passo avanti per arrivare finalmente alla verità e alla giustizia che i familiari delle 43 vittime, Genova e la Liguria attendono da quasi tre anni. Il mio ringraziamento è rivolto ai magistrati che da allora hanno lavorato con impegno incessante. Nessuno mai potrà dimenticare quel terribile 14 agosto, spartiacque indelebile della storia passata e futura di questa regione e di tutto il paese: l’auspicio è di poter arrivare a sentenza in tempi ragionevoli“, ha dichiarato il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti.