Settanta giorni, o giù di lì. Tanto ha richiesto il Ponte dell’Industria, meglio noto come Ponte di Ferro, per tornare operativo. E per contribuire a smaltire nuovamente il traffico nella zona fra Ostiense e Testaccio, nel cuore di Roma, convogliato su altri attraversamenti del Tevere dopo il rogo del 3 ottobre scorso. Una notte letteralmente di fuoco per la Capitale, alla soglia delle elezioni amministrative. Il Ponte di Ferro era stato letteralmente dilaniato dalle fiamme, che avevano lesionato gravemente la struttura di ferro, facendo piombare nel fiume alcuni frammenti. La chiusura per i lavoro di restauro aveva costretto la mobilità a numerose deviazioni per l’accesso al quadrante dei quartieri Ostiense e Marconi.
Gualtieri inaugura la riapertura
Ora il ponte è nuovamente attraversabile, con il sindaco Roberto Gualtieri a inaugurare la riapertura assieme all’assessore ai Lavori Pubblici, Onrella Segnalini. Presenti anche il titolare dei Trasporti, Eugenio Patanè, e le autorità municipali. Per il primo cittadino si tratta di una “riapertura rapida e tempestiva che ridà ossigeno ad un intero quadrante”. A ogni modo, sembra che gli interventi comunali non si fermeranno qui.
Verso il nuovo Ponte di Ferro
Gualtieri ha fatto sapere che il Campidoglio è intenzionato a ristrutturare il Ponte di Ferro “per aumentarne il carico e, sebbene non in modo sostanziale, la dimensione”. L’obiettivo, secondo il Campidoglio, è “risolvere i problemi storici di questo ponte che inizialmente era ferroviario”. Si cerhcerà di “spostare il passaggio pedonale su due passerelle sotto, eliminare i marciapiedi creando un passaggio più agevole per le vetture e soprattutto dando vantaggi ai trasporti pubblici”.