Polmonite pediatrica: “Bene dimezzare la durata del trattamento con antibiotici”

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Nei bambini con polmonite, dimezzare la durata del trattamento con antibiotici non fa perdere efficacia alla cura ma riduce il rischio di sviluppare antibiotico-resistenza. È quanto emerge da uno studio della Yale School of Public Health pubblicato su mBio e riportato da Ansa.

Lo studio sugli antibiotici

“Definire la durata ottimale della terapia antibiotica per la polmonite pediatrica è stata un’area prioritaria per la ricerca. Studi recenti hanno dimostrato che 5 giorni possono essere efficaci quanto 10 giorni di terapia per le forme non complicate”, spiegano i ricercatori, che hanno valutato gli effetti di questo approccio su 171 bambini tra i 6 e i 71 mesi curati per una polmonite in otto ambulatori pediatrici americani. Tutti hanno ricevuto la prescrizione di comuni antibiotici (per esempio amoxicillina o l’associazione amoxicillina-acido clavulanico). Tuttavia la metà è stata curata con un ciclo più lungo (10 giorni), l’altra un ciclo di trattamento breve (5 giorni).

I ricercatori hanno osservato che, a parità di efficacia del trattamento, i bambini che avevano ricevuto un trattamento più breve, al tampone della gola, mostravano minori indicatori di resistenza agli antibiotici, per esempio quei geni che fanno acquisire ai batteri la capacità di eludere la risposta ai farmaci. Inoltre, conservavano popolazioni di batteri buoni più abbondanti nell’intestino.

“Nel periodo 2014-2015, in USA sono state effettuate 931.748 prescrizioni di antibiotici per la polmonite in persone di età inferiore ai 20 anni”, scrivono i ricercatori. L’adozione di cicli di trattamento di 5 giorni “potrebbe portare a una riduzione dell’esposizione agli antibiotici di circa 5 milioni di giornate nei bambini statunitensi” con vantaggi “sia per i singoli bambini sia per i membri della comunità in generale”, concludono.

Milena Castigli: