Si è tenuto a palazzo Dolmabahce, a Istanbul, il nuovo round di colloqui tra la delegazione ucraina e quella russa, dopo l’incontro dello scorso 10 marzo da Antalya, nel sud del paese, tra i rispettivi ministri degli Esteri, Dmytro Kuleba e Sergei Lavrov.
I negoziati continuano
“Continueremo i nostri negoziati con la Russia ma coinvolgeremo anche i Paesi garanti”, ha affermato il delegato ucraino Mikhaylo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in una conferenza stampa dopo la sessione dei colloqui. La Turchia fa parte degli otto Stati garanti che ha designato. Rimane “un lungo cammino” da fare per arrivare a un accordo di pace accettabile sia per la Russia sia per l’Ucraina, ha detto il capo della delegazione russa alle trattative Vladimir Medinsky, citato dalla Tass. Mosca, ha aggiunto, “ha fatto passi da gigante verso la pace, e si aspetta un progresso reciproco dall’Ucraina”.
Realtà territoriali
Nell’agenda dei negoziati cominciati oggi c’è “il riconoscimento delle attuali realtà territoriali” dell’Ucraina. E’ quanto afferma la portavoce del ministero degli Esteri di Mosca Maria Zakharova, citata dall’agenzia di stampa russa Interfax.
Unione europea
“Le proposte di Kiev implicano che da parte sua, la Federazione Russa non ha obiezioni al desiderio dell’Ucraina di entrare nell’Unione Europea“, ha dichiarato negoziatore russo Medinsky, riporta Tass.
Cavusoglu: “Progresso nei negoziati”
“Oggi è stato raggiunto il più significativo progresso nei negoziati in corso”, ha detto il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu, come riporta la tv di Stato Trt, aggiungendo che è atteso in futuro un nuovo incontro tra Kuleba e Lavrov, senza specificare una data. Cavusoglu, durante una conferenza stampa al termine dei colloqui, ha parlato di “riconciliazione” tra le parti dopo l’incontro di oggi. “Continueremo il nostro impegno per arrivare a un cessate il fuoco e a una pace permanente” ha affermato il ministro turco.
Status della Crimea
L’Ucraina propone alla Russia trattative separate sullo status della Crimea e del porto di Sebastopoli che dovranno concludersi entro 15 anni, ha detto il capo negoziatore ucraino Podolyak, citato dall’agenzia di stampa ucraina Unian. Per quanto riguarda il Donbass, Kiev propone che il suo status venga discusso in un incontro diretto tra i presidenti Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky. Il porto di Sebastopoli, quartier generale della flotta russa del Mar Nero, era sotto il controllo di Mosca anche prima dell’annessione della Crimea, grazie ad un contratto d’affitto con Kiev. Podolyak ha aggiunto che durante il periodo di trattative sul futuro della Crimea, Kiev si impegnerebbe a non cercare di riconquistare la Crimea o Sebastopoli con la forza. Il capo negoziatore russo Mendisky, citato dalla Tass, ha confermato il contenuto della proposta ucraina nei termini descritti da Podolyak, sottolineando in particolare che Kiev accetta che la questione della Crimea possa essere risolta attraverso “colloqui bilaterali”.