Prime sferzate invernali su Rafah, con piogge torrenziali sugli attendamenti e conseguenti fiumi di fango. Solo poche ore prima, era stato incrementato il volume di aiuti.
Piogge su Rafah
Piogge torrenziali cadute per l’intera nottata hanno provocato estesi allagamenti negli attendamenti eretti a Rafah (all’estremità sud della Striscia di Gaza) per molte migliaia di persone che nelle ultime settimane sono state costrette a sfollare dalle proprie abitazioni con l’avanzata delle forze israeliane di terra.
Fonti locali riferiscono che una situazione particolarmente grave si è creata nella zona di Muwasi, in riva al mare, e nell’area che corre lungo il confine con l’Egitto: in entrambe le zone gli attendamenti sono stati eretti infatti in aree aperte, prive di qualsiasi infrastruttura. Altri allagamenti sono segnalati negli attendamenti allestiti nel centro di Rafah, in particolare nella piazza principale, e nei cortili delle scuole.
Aumentati gli aiuti
Il volume degli aiuti umanitari destinati a Gaza è cresciuto ieri grazie all’iniziativa israeliana di procedere simultaneamente all’ispezione preliminare di sicurezza dei camion provenienti da el-Arish (Egitto) in due valichi israeliani, Nitzana e Kerem Shalom.
Lo ha riferito il Coordinatore delle attività nei Territori (Cogat), che opera per conto del ministero della Difesa israeliano. In totale, ha precisato, ieri da quei valichi sono stati inoltrati 195 camion, per lo più di prodotti alimentari e di acqua, che sono entrati nella Striscia passando per il valico di Rafah. Da Rafah hanno inoltre fatto ingresso quattro camion cisterna con combustibile ed altri due con gas da cucina. Sono pure transitati camion con medicinali ed altro materiale destinato agli ospedali da campo allestiti nelle Striscia dalla Giordania e dagli Emirati arabi uniti.
Fonte: Ansa