Il presidente della Commissione dell’Unione africana, Moussa Faki, auspica un’attuazione piena dei programmi del Piano Mattei. E, pur esprimendo soddisfazione per l’impegno dell’Italia, chiede al governo di passare dalle parole ai fatti: “Non possiamo accontentarci di promesse non mantenute”.
Piano Mattei, la scelta dell’Italia
L’Italia fa una “scelta di politica estera precisa, che porterà a riservare all’Africa un posto d’onore nell’agenda della nostra presidenza del G7″, ha detto la premier Giorgia Meloni, nel suo intervento al vertice Italia-Africa in Senato.
“Siamo consapevoli di quanto il destino dei nostri continenti sia interconnesso”, ha aggiunto. Il Piano Mattei, ha spiegato Meloni, “può contare su 5,5 miliardi di euro tra crediti, operazioni a dono e garanzie: circa 3 miliardi dal fondo italiano per il clima e 2,5 miliardi e mezzo dal fondo per la Cooperazione allo sviluppo”.
“Siamo accomunati dalla volontà di comprendere. Capire e capirci, perché non ci sia più indifferenza per le sorti dell’altro”, ha detto il presidente del Senato, Ignazio La Russa, nel suo saluto istituzionale al vertice Italia-Africa a Palazzo Madama, “luogo della rappresentanza, del confronto, del dialogo, della democrazia e della storia della nostra nazione”.
L’Unione africana: “L’ora dei fatti”
“Signora presidente del Consiglio, sul Piano Mattei che propone avremmo auspicato di essere consultati. L’Africa è pronta a discutere contorni e modalità dell’attuazione. Insisto sulla necessità di passare dalle parole ai fatti, non ci possiamo più accontentare di promesse, spesso non mantenute”. Così il presidente della Commissione dell’Unione africana Moussa Faki, nel discorso al vertice Italia-Africa, rivolgendosi alla premier Giorgia Meloni. “Le prese di posizione dell’Italia a favore di un nuovo paradigma di partnership con l’Africa godono di ottima considerazione nel continente”, ha comunque detto l’ex primo ministro del Ciad.
La partnership
“L’Italia sotto la sua guida ha mostrato un costante interesse per una collaborazione equa e produttiva con l’Africa, e le vostre prese di posizione nei consessi internazionali a favore un nuovo paradigma di partnership con l’Africa godono di ottima considerazione nel continente. Grazie anche per essere venuta da noi per discuterne. E spero che la presidenza italiana del G7 possa amplificare questo approccio all’Africa”, ha affermato inoltre Faki nel suo intervento alla conferenza al Senato. Il presidente della Commissione dell’Unione africana ha quindi sottolineato “i principi che devono essere presi in giusta considerazione per governare questa partnership, così come per quella con l’Unione europea”, plaudendo poi per la presenza al summit di Roma dei vertici delle istituzioni dell’Ue.
Diversità di partner
“Il primo principio – ha affermato – è quello della libertà: la partnership internazionale con l’Ue poggia proprio sul concetto di libero scelta del partner, non allineata sul blocco di un partner unico. Siamo sempre vigili per mantenere diversità di partner“. Il secondo principio, ha continuato, è quello del “vantaggio reciproco”. “L’Africa non è sprovveduta – ha detto – ma si impegna secondo un rapporto equilibrato”.
Fonte: Ansa