Biden? “Un cavallo di Troia della sinistra radicale”. Pence alla terza serata di convention

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Continua la convention repubblicana in America. Dopo il discorso a sorpresa dell’attuale presidente Donald Trump durante la serata di apertura ed il toccante messaggio della moglie Melania durante la serata successiva, la parola è andata a Mike Pence.

É stato proprio il vicepresidente degli Stati Uniti a tenere il discorso durante la terza serata di convention. “L’America ha bisogno dei altri quattro anni di Donald Trump” questo il messaggio ribadito più volte.

 

L’attacco di Pence a Joe Biden

Dallo storico Fort McHenry ha attaccato il candidato democratico alle presidenziali Joe Biden definendolo un “cavallo di Troia della sinistra radicale”. “Non sarete mai sicuri con uno come Biden”, l’affondo di Pence che, senza mai nominare l’afroamericano Jacob Blake ferito dalla polizia a Kenosha, rilancia il monito del presidente Donald Trump per ristabilire l’ordine nello stato del Wisconsin scosso dalle proteste antirazziste.

 

Pence fedele difensore della linea di Trump

Pence non tradisce le attese e, nell’accettare nuovamente la nomination a candidato vicepresidente, si conferma strenuo e fedele difensore della linea trumpiana, quella dell’America First e del ‘law and order’. “Le violenze devono finire”, afferma, e “noi non toglieremo mai i fondi alla polizia”.

Negli stessi istanti Joe Biden su Twitter loda invece i giocatori dell’Nba che si sono rifiutati di giocare in segno di solidarietà con le proteste antirazziste. Poco prima lo aveva fatto Barack Obama. Alla fine dell’intervento il tycoon raggiunge Pence sul palco prima dell’esecuzione dell’inno nazionale. Insieme a loro la first lady Melania Trump e la second lady Karen Pence che poco prima aveva reso omaggio ai militari eroi e alle loro mogli.

Tutto attorno una folla di sostenitori senza mascherina e senza alcun rispetto del distanziamento sociale. Pazienza se Pence nel suo intervento aveva appena affermato che “la salute degli americani resta al primo posto” delle priorità dell’amministrazione Trump.

 

Il discorso della governatrice del South Dakota

Ad aprire la serata era stata la governatrice del South Dakota Kristi Noem, grande tifosa di Trump. “I principi fondanti dell’America sono sotto attacco”, ha detto. “Ci sono voluti 244 anni per costruire il nostro grande Paese. Ora, però, rischiamo di perdere in poco tempo tutto. Non si può prendere la strada indicata dai democratici e dai loro sostenitori più radicali”.

 

Le parole di Lara Trump

Un leit motiv, questo, che finora ha dominato tutte le serate della convention: “Questo è un voto per scegliere tra la vera America e il socialismo”, ha ripetuto anche Lara Trump, moglie del terzogenito del presidente Eric Trump. Nella quarta e ultima serata, fra poche ore, grande attesa per il discorso di accettazione della nomination di Donald Trump ma anche per quello della sua probabile erede, la figlia Ivanka.

Rossella Avella: