Attenzione alle fasce più deboli della popolazione. Il Coronavirus ha allargato una crepa già molto profonda in alcune zone d’Italia. Il capitalismo ha causato molte sacche di indigenza estremamente vulnerabili alle fluttuazioni del mercato. Allora, ecco che se esplode una recessione, come in questi mesi, tale povertà rischia addirittura di trasformarsi in morte. A Pavia, un signore di 51 anni dopo la perdita dei familiari si ritrova senza cibo.
Il caso
Nei giorni scorsi sono state molte le segnalazioni alle forze dell’ordine di persone, spesso anche anziani, che con il solo ammontare della pensione non riescono a far fronte alle spese di un mese. A Pavia, la tragedia umana di un signore. La madre era morta un mese fa per cause naturali, il fratello dieci giorni fa per Covid-19. E lui, 51 anni, a sua volta positivo al virus, disoccupato, da allora era rimasto solo in casa e da diversi giorni non riusciva a procurarsi nemmeno il cibo a causa delle sue condizioni di salute e di indigenza. L’hanno scoperto domenica i carabinieri della stazione di Garlasco (Pavia), che hanno provveduto a recapitare all’uomo diversi generi alimentari.
La richiesta di aiuto di una bambina
Stessa situazione si è registrata il 3 aprile scorso. Quando, nel bolognese, una bambina di appena 12 anni ha chiamato i carabinieri al telefono per chiedere soccorso. Figlia di una coppia di stranieri, la bambina denunciava l‘assenza di cibo dopo che il padre ha perso il lavoro a causa dell’emergenza sanitaria da Coronavirus. Allora, i militari hanno subito donato al nucleo familiare un pacco viveri. Il Governo è al lavoro per garantire sostegno ai più bisognosi attraverso l’anticipazione del fondo solidale ai comuni. 4,3 miliardi di euro più 400 milioni dalla Protezione Civile che aiutano ma non risolvono.