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Parte il progetto “Worklimate 2.0”: ecco di cosa si tratta

Arrivano i bollini rossi per i lavoratori: un sistema di previsione dello stress da calore per lo screening dei rischi professionali

Per tutelare la salute dei lavoratori dal caldo e dall’afa, parte il progetto di Inail e Cnr, il “Worklimate 2.0”. Ecco di cosa si tratta. 

Al via il “Worklimate 2.0”

Arrivano i bollini rossi dell’allerta caldo per la salute dei lavoratori. Un sistema di previsione dello stress da calore per lo screening dei rischi professionali. Inail e Cnr puntano sulla prevenzione attraverso il progetto “Worklimate 2.0“, mettendo a disposizione sul sito www.worklimate.it mappe che prevedono, fino a tre giorni, le aree geografiche dove si concentrano i maggiori rischi derivanti dal caldo, colorandole di rosso vivo. La scala del pericolo per i lavoratori va dal verde, nessun rischio, al rosso, livello massimo, passando per il giallo e l’arancione, che indicano rispettivamente un basso e un moderato rischio.

Come funziona la piattaforma

La piattaforma, presentata nel corso di un seminario organizzato dall’Inail, analogamente ai bollini per la popolazione contenuti nel bollettino del ministero della Salute, offre una scala di rischio derivante dal caldo specificatamente per i lavoratori. Con un livello di dettaglio maggiore consente anche di conoscere in anticipo le ore da evitare per tipologia di lavori, dai più pesanti con attività fisica intensa, a quelli più leggeri con attività fisica moderata, potendo anche distinguere se si lavora al sole o all’ombra. Il sito contiene anche una sezione specifica dedicata alla previsione delle aree geografiche in cui è possibile il superamento della soglia di temperatura giornaliera di 35 gradi. Le previsioni sono personalizzate su soggetti sani, considerando un profilo di lavoratore standard, di altezza 175 cm e peso 75 kg, che svolge attività fisica moderata o intensa, esposto direttamente ai raggi solari o all’ombra, per le ore 8:00 e 12:00; 16:00 e 20:00. Del progetto, coordinato dal Consiglio nazionale delle ricerche attraverso l’Istituto per la bioeconomia (Cnr-Ibe) di Sesto Fiorentino (Firenze) e Inail, fa parte anche una web app, ad uso esclusivo dei datori di lavoro e delle figure della sicurezza aziendale, che permette una completa personalizzazione del rischio caldo per varie località, calibrata sulle caratteristiche dei lavoratori e su vari scenari espositivi.

Fonte Ansa

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