Una folla composta da circa un milione di persone (tre in tutta la Francia) ha invaso le strade di Parigi per dire no al terrorismo. In prima fila hanno sfilato, in silenzio e tenendosi sotto braccio, una cinquantina tra capi di Stato e di governo da tutto il mondo; tra gli altri Renzi, Merkel, Cameron, Netanyahu e Abu Mazen. Tutti i leader sono stretti l’uno accanto all’altro senza mediazione di interpreti o uomini della sicurezza tra di loro. In prima fila anche il sindaco di Parigi, Anne Hidalgo.
Dopo circa mezz’ora e qualche centinaio di metri percorsi insieme sul boulevard Voltaire, stretti sottobraccio l’un l’altro, la partecipazione dei capi di governo alla marcia di Parigi si è conclusa, soprattutto per motivi di sicurezza. I leader sono stati congedati e ringraziati dal presidente francese Francois Hollande, che ha continuato invece a camminare. In testa al corteo i familiari delle vittime e i disegnatori di Charlie Hebdo sopravvissuti. Tra la folla anche tanti rappresentanti religiosi; sia della comunità ebraica che di quella musulmana, oltre ai cattolici.
Dopo il doppio blitz, che ha portato alla morte di tre jihadisti e diversi ostaggi, dunque, nelle città francesi milioni di persone sono scese in piazza per ricordare le vittime degli attacchi. Sui palazzi bandiere a mezz’asta. La manifestazione di unità nazionale si è svolta senza incidenti.