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Papa Francesco è a Budapest: “Importante tornare a viaggiare”

Meno di due ore di volo da Fiumicino a Budapest, sul volo Alitalia A320. Papa Francesco torna a viaggiare e non nasconde la felicità per quello che, in tempi di pandemia, rappresenta comunque un evento di estrema importanza. Nonostante la vicinanza del suo precedente pellegrinaggio in Iraq, lo scorso marzo. L’aereo si alza alle 6 dall’aeroporto romano, per atterrare nella capitale ungherese alle 7.42. Prima tappa di un viaggio che porterà il Santo Padre, oltre che nel Paese magiaro, anche nella vicina Slovacchia. Un pellegrinaggio che, come ricordato dallo stesso Papa Francesco, percorrerà le orme dei “tanti eroici confessori della Fede” che, proprio in Ungheria, testimoniarono il Vangelo nonostante le ostilità e le persecuzioni subite. Una preghiera in volo per i Paesi attraversati. L’Italia, rappresentata dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al quale augura “serenità e generoso impegno per il bene comune“. Ma anche la Croazia, al cui presidente Zoran Milanovic offre la propria preghiera e impartisce la sua benedizione.

Foto © Vatican Media

Viaggio a Budapest, i temi del pellegrinaggio

Accolto alla discesa dell’aereo dal Nunzio apostolico in Ungheria, l’arcivescovo Michael August Blume, e dall’Ambasciatore Straordinario presso la Santa Sede, il Santo Padre ha poi ricevuto l’accoglienza del vice primo ministro, Zsolt Semjen. I primi passi a Budapest, con l’obiettivo di un pellegrinaggio animato dall’esempio dei martiri e segnato sul percorso del dialogo ecumenico e interreligioso. Temi portanti di un viaggio nel cuore dell’Europa che verterà anche sul ruolo della missione evangelizzatrice e sull’importanza del ruolo europeo nelle sfide del presente e del futuro. Un viaggio fortemente voluto da Papa Francesco, che ne annunciò l’intenzione già di ritorno dall’Iraq. Animato, peraltro, dal desiderio di partecipare al 52mo Congresso eucaristico internazionale, che il Santo Padre chiuderà con una Messa. Sarà il terzo Pontefice a partecipare a un Congresso eucaristico, al pari dei suoi predecessori, i santi Paolo VI e Giovanni Paolo II.

Durante il volo verso Budapest, il Santo Padre si è intrattenuto con i giornalisti presenti, ai quali ha rivolto un saluto e ricordato quanta importanza risieda nel suo viaggio verso l’Europa centrale. “Tanti congedi, ma riprendiamo i viaggi e questa è una cosa molto importante, perché andremo a portare la parola e il saluto a tanta gente”.

Damiano Mattana

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