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Il pane e i dolci dei ragazzi del Serafico

Non solo hanno preparato il pane e i dolci, ma hanno anche servito gli ospiti a tavola: la sfida incredibile dei ragazzi del Serafico di Assisi durante il G7 su Inclusione e Disabilità

L’inclusione che trasforma le vite. Di chi la pratica e di chi ne beneficia. La serata del Serafico di Assisi ha portato in tavola piatti prelibati ma anche esperienze di vita e speranze per il futuro.

Al Serafico, una cena per l’inclusione

Immaginate una cena in cui il servizio non rappresenta solo un gesto di cortesia, ma un atto simbolico di quanto l’inclusione possa trasformare le vite. E’ esattamente ciò che è accaduto al Serafico di Assisi, struttura d’eccellenza per la cura e la riabilitazione di bambini e ragazzi con disabilità grave e gravissima, durante una cena speciale organizzata in occasione del G7 sul Inclusione e Disabilità.

La vera sorpresa della serata, infatti, è stata vedere i ragazzi con disabilità non solo impegnarsi in cucina, ma anche servire in tavola. Un compito che sembrava impensabile all’inizio e che, grazie al costante lavoro di stimolazione e supporto che gli operatori e gli educatori del Serafico fanno giorno dopo giorno, ha permesso ai ragazzi di superare i propri limiti con coraggio e determinazione, dimostrando che con il giusto sostegno anche le sfide più grandi possono essere affrontate.

Pane e dolci Serafico
Foto del Serafico di Assisi

Oltre a servire in tavola, ad allestire la sala e a occuparsi dei centrotavola e dell’accoglienza degli ospiti, i ragazzi sono stati protagonisti della preparazione del pane e dei dolci co la supervisione del maestro panificatore Andrea Pioppi. “Lavorare con loro è stata un’esperienza straordinaria,” ha raccontato, “io che ho portato l’arte della panificazione in tutto il mondo, ho vissuto qui qualcosa di speciale. L’impastoterapia, il mio progetto, ha permesso ai ragazzi di aprire cuore e anima, toccando l’impasto cambiavano espressione; questo perché l’impasto è vivo e ha la capacità di emozionare, non solo per la creatività che scatena ma anche per la vita che racchiude”.

La cena, a cui hanno partecipato le famiglie dei ragazzi, imprenditori del territorio e sostenitori del Serafico, è stata una chiara dimostrazione del potere dell’inclusione: “Il laboratorio di panificazione per i ragazzi è stata non solo un’occasione di apprendimento, ma anche un’opportunità per esprimere se stessi e sviluppare abilità che vanno oltre i propri limiti. Vederli mettere le mani in pasta, creare il pane e i dolci con cura e passione, ci ricorda quanto ogni piccola conquista possa essere una grande vittoria. I laboratori del Serafico, infatti, non rappresentano solo un’attività terapeutica, ma anche una vera e propria esperienza di vita, in cui i ragazzi imparano a lavorare insieme, a rispettare i tempi e a condividere i frutti del proprio impegno. Il fatto che durante questa cena abbiano potuto non solo preparare il pane e i dolci, ma anche servire gli ospiti, dimostra quanto sia possibile, con il giusto sostegno e stimolo, superare le barriere, in un percorso che nutre non solo le loro capacità, ma soprattutto la loro autostima e la consapevolezza di poter contribuire in maniera concreta alla comunità”.

Pane e dolci Serafico
Foto del Serafico di Assisi

Al di là del contesto istituzionale del G7, infatti, la serata è stata un momento di straordinaria umanità. I piatti preparati – in particolare il pane e i dolci fatti dai ragazzi – hanno aggiunto un tocco di calore e autenticità, rendendo la cena non solo un evento gastronomico, ma una celebrazione dell’umanità. Alla fine della cena ciò che è rimasto impresso nei cuori degli ospiti non sono stati solo i sapori, ma anche i volti sorridenti e l’orgoglio dei ragazzi: per loro questa è stata la dimostrazione concreta che anche ciò che sembra impossibile può diventare realtà.

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